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Enna: la polizia irrompe all’assemblea studentesca sulla cannabis

Secondo quanto riferito dagli studenti e dalla dirigente scolastica della Scuola superiore Majorana-Cascino (Piazza Armerina, provincia di Enna), alcuni poliziotti – allertati da una “segnalazione anonima” – hanno interrotto un’assemblea sulla legalizzazione della cannabis regolarmente convocata, con ospite in collegamento video Pierluigi Gagliardi (rappresentante dell’associazione “Meglio Legale”).

La polizia ha fatto il suo ingresso a sorpresa nella scuola martedì mattina poco dopo le ore 9:30, chiedendo di parlare con la dirigente scolastica che non si trovava in sede ed identificando i rappresentanti di istituto, “colpevoli” di aver organizzato l’assemblea.

«Sono stata contattata da uno dei docenti che è animatore digitale ed ha attivato un collegamento video. A quel punto un rappresentante della polizia – ha spiegato la direttrice Gangi – mi ha chiesto se l’assemblea che si stava svolgendo fosse autorizzata e io ho confermato. Mi è stato riferito che era giunta una segnalazione da Enna».

Il caso è arrivato in Parlamento dove Stefania Marino (Partito Democratico) prima e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) poi, hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

La Questura di Enna ha ridimensionato l’accaduto, smentendo quanto sostenuto dagli studenti e dall’associazione “Meglio Legale”, affermando che “risulta destituita da ogni fondamento la notizia che gli studenti partecipanti all’assemblea siano stati formalmente identificati e che la stessa sia stata interrotta e/o ritardata” e precisando che “qualsiasi attività condotta presso l’istituto scolastico comunque non avrà alcun seguito“.

A prescindere da questo, sussiste il fatto che nel 2023 in un comando di polizia sia stato dato l’ordine di irrompere in una scuola durante un’assemblea studentesca perché si stava parlando di cannabis.

[di Iris Paganessi]