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Meloni a Kiev per ribadire il pieno sostegno a Zelensky e all’Ucraina

In mattinata, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Kiev, dove ha dichiarato: «credo che fosse giusto e necessario essere qui e capire personalmente quello di cui c’è bisogno e aiutare gli italiani a capirlo». Dopo aver visitato Bucha e Irpin, Meloni ha incontrato il presidente ucraino Zelensky, ribadendogli pieno sostegno. La visita a Kiev dà continuità al colloquio avvenuto a Bruxelles, in occasione del Consiglio europeo, lo scorso 9 febbraio. In quell’occasione, la presidente del Consiglio confermò al leader ucraino l’invio del sistema antiaereo e antimissile Samp-T prodotto in collaborazione con la Francia. Al margine della riunione tra i capi di Stato e di governo dell’UE, Meloni ribadì «il sostegno a 360 gradi all’Ucraina», anche e soprattutto militare, «per arrivare a costruire una trattativa di pace e di dialogo» tra le parti. Non solo, vista la volontà dell’Italia di «essere protagonista nella futura ricostruzione del Paese». Intenzione sicuramente ribadita durante il colloquio odierno, così come nelle visite di Confindustria [1] a Kiev nelle scorse settimane.

Prima di recarsi a Kiev, Giorgia Meloni ha fatto tappa a Varsavia, dove ha incontrato il primo ministro Mateusz Morawiecki e il presidente della Repubblica Andrzej Duda. Tra sorrisi convinti e strette di mano, è stato ribadito «il forte legame e l’amicizia tra i due Paesi, che condividono la stessa idea di Europa». Posizioni conservatrici e convergenti soprattutto in materia di immigrazione, con il sogno ricorrente della chiusura delle frontiere esterne. Da Varsavia, Meloni ha raggiunto Kiev per iniziare il suo primo viaggio istituzionale in Ucraina. Prima la deposizione di fiori sulle fosse comuni di Bucha, poi la visita a Irpin e infine l’incontro con Zelensky. «Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini» ha dichiarato [2] la premier nel corso dell’incontro. Per quanto riguarda le affermazioni di Berlusconi dei giorni scorsi (quando aveva dichiarato di  «giudicare molto negativamente» il comportamento di Zelensky) ha la premier ha poi dichiarato che «Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta».

L’incontro dà continuità a un ciclo istituzionale e impresario inaugurato lo scorso anno con la visita [3] di Mario Draghi a Kiev e l’”Ukraine Recovery Conference 2022”, un programma tracciato dall’UE lo scorso luglio che prevede prestiti a Kiev per un totale di 750 miliardi di euro. Lo scorso 12 gennaio, poi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è recato [1] in Ucraina insieme al presidente di Confindustria Carlo Bonomi per assicurarsi un posto nel business della ricostruzione del Paese. È stata firmata una dichiarazione congiunta che istituisce un gruppo di lavoro bilaterale per cooperare in settori quali logistica, alta tecnologia, spazio, macchine agricole, startup e Piccole medie imprese (PMI). Un primo passo, caratterizzato dall’apertura della sede di rappresentanza di Confindustria a Kiev, a cui farà seguito a marzo una conferenza ad hoc con la partecipazione dei governi, delle istituzioni finanziarie economiche e delle imprese italiane.

[di Salvatore Toscano]