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International mountain day: perché occuparsi della montagna è importante

Oggi, 11 dicembre, ricorre la Giornata Internazionale della Montagna (International Mountain Day) e, nonostante a L’Indipendente non piaccia l’idea di ricordare un determinato tema solo una volta l’anno, la redazione ha deciso di dare importanza a questa giornata. La questione, infatti, sulla maggior parte delle testate non ricopre mai una posizione rilevante; inoltre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2022 “Anno Internazionale delle Montagne”, mirando a promuovere l’importanza di preservare gli ecosistemi montani. Quest’anno il tema scelto è “Women move mountains” (le donne muovono montagne.

Problematiche e conseguenze

Pur occupando solo il 25% della superficie terrestre, le regioni montuose sono tra gli ecosistemi più importanti sia per la biodiversità che per le persone. Le montagne, infatti, sono la dimora di oltre l’85% delle specie di anfibi, uccelli e mammiferi. Inoltre, è dalle regioni montuose che più di un miliardo e mezzo di persone dipendono a livello di approvvigionamento idrico: India e Cina, ad esempio, dipendono fortemente dall’Himalaya. Compromettere la funzionalità delle montagne implicherebbe quindi una gigantesca perdita di biodiversità e di bacini idrici con conseguenti problematiche sociali.

La direzione verso cui siamo diretti al momento, tuttavia, non è delle migliori. Una ricerca [1] pubblicata su Reviews of Geophysics ha illustrato come gli effetti del riscaldamento globale sono sempre più evidenti tra questi giganti naturali. In media, secondo gli esperti, negli ultimi 70 anni le montagne si sono riscaldate più velocemente della media globale (dal 25 al 50% in più) e anche le precipitazioni sono diminuite, nonostante il clima più caldo avrebbe fatto pensare al contrario.

Un altro studio [2], questa volta pubblicato su Nature, ha mostrato come questa combinazione abbia inciso negativamente su neve e ghiacciai. Stando a quanto emerso, tra il 1982 e il 2020, il periodo di copertura nevosa nelle aree montane di tutto il mondo è diminuito in media di circa 15 giorni. Il dato riguarda in particolare l’Italia e la sua biodiversità, poiché nelle Alpi la riduzione media del manto nevoso è arrivata ad un massimo di 20 giorni, con una conseguente migrazione di molte specie animali.

Cosa si può fare?

In vista delle sfide che il cambiamento climatico ci impone di affrontare, sono diverse le azioni che si possono mettere in atto per tutelare le persone, la biodiversità e i territori della montagna: rimboschimento e istituzione di aree da adibire a centri di biodiversità, ad esempio. Va sottolineato, però, che la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile di queste aree devono diventare una priorità della politica. Solo così si potrà aprire a un nuovo orizzonte di cooperazione internazionale per la tutela di queste aree, dando sostegno alle comunità che vi abitano e proteggendo le specie che vi dimorano.

A livello economico, inoltre, sarebbe sciocco per la politica trascurare le aree montane. Queste ultime, infatti, rappresentano una preziosa risorsa non solo per il settore turistico, ma anche per quello energetico e l’agroalimentare.

“Women move mountains”

Quest’anno il tema scelto per la Giornata Internazionale della Montagna è “Women move mountains” (tradotto: le donne muovono le montagne).

“Le donne hanno un ruolo importantissimo nella protezione dell’ambiente montano e nello sviluppo sociale ed economico.” Ha spiegato l’ONU. “Spesso sono loro le prime ‘amministratrici’ delle risorse montane, guardiane della biodiversità, custodi di tradizioni, della cultura locale ed esperte di medicina tradizionale. Come coltivatrici, venditrici, business women, artigiane, imprenditrici, e leader di comunità, le ragazze e le donne di montagna, in particolare nelle aree rurali, hanno il potenziale per essere le principali attrici del cambiamento”.

Nell’arco alpino italiano, ad esempio, il dato legato al tasso di occupazione femminile è superiore alle medie nazionali (45,6% a fronte di un 41,8%).

Origini della Giornata

La ricorrenza della Giornata Internazionale della Montagna parte dal lontano 1992, con l’adozione del capitolo 13 dell’Agenda 21 “Managing Fragile Ecosystems: Sustainable Mountain Development” in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo. Da quel momento, l’11 dicembre di ogni anno, viene promossa l’importanza di preservare gli ecosistemi montani.

[di Iris Paganessi]