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Italia, il ministro della Salute annuncia la fine di tutte le restrizioni Covid

Il nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato la prossima attuazione di una politica sanitaria di contrasto al Covid priva di obblighi vaccinali, seppur prudente, in linea con quanto promesso dalla premier Giorgia Meloni nel corso della campagna elettorale. Il ministro ha sottolineato come la situazione negli ospedali sia tornata «sotto controllo» e che al momento «vi sono temi sanitari più importanti e impellenti del virus», tra i quali il «rallentamento o addirittura la sospensione delle altre attività sanitarie» dovuta alla gestione dell’emergenza Covid fino ad ora, che ha compromesso «le iniziative di prevenzione, soprattutto in ambito oncologico». Pur ribadendo di non aver «mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini» né dell’«obbligo di mascherina negli ospedali», Schillaci sostiene di voler puntare a un «nuovo approccio» che permetta di «responsabilizzare i cittadini, non di obbligarli».

Per quanto riguarda i vaccini, ha dichiarato il ministro nel corso di un’intervista al quotidiano Libero [1], «l’indicazione è nota: quarta dose per i fragili e vivamente consigliato il vaccino per l’influenza, che quest’anno può essere perfino più rischiosa. La speranza è che l’autunno prossimo si possa fare una sola iniezione, che copra sia Covid che influenza». Per quanto riguarda il reintegro dei medici no-vax, Schillaci commenta che «in tutto il resto del mondo erano già rientrati» e la loro prolungata assenza dal luogo di lavoro stava creando un «problema di organico» all’interno delle strutture. Sulla sentenza [2] della Corte Costituzionale di qualche giorno fa relativa all’obbligo vaccinale introdotto dal governo Draghi Schillaci non si sbilancia, limitandosi a considerare che ormai «l’obbligo era terminato per quasi tutte le categorie nello scorso mese di giugno» e che l’attuale governo si è limitato ad anticiparne al 1° novembre la scadenza, prevista al 31, per il personale sanitario.

[di Valeria Casolaro]