sabato 20 Aprile 2024

Il governo Meloni approva l’invio di armi all’Ucraina per tutto il 2023

Nella serata di ieri, 2 dicembre, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il cosiddetto “decreto NATO”, che proroga fino al 31 dicembre 2023 l’invio di “mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari” in Ucraina. Il decreto va a prendere il posto di quello che era stato approvato dal governo Draghi (che era in scadenza) ricalcandone i contenuti, inclusi quelli più controversi: il Parlamento sarà informato attraverso il Copasir ma, una volta convertito il decreto, non dovrà più votare nuovi invii di armi; ci saranno passaggi parlamentari, ma si tratterà di liturgie vuote data l’assenza di voto. L’approvazione del decreto Nato è stata rapidissima, in un CDM di nemmeno due ore che conteneva ben 11 ordini del giorno, segno che all’interno della maggioranza di centro-destra tutti i partiti sono stati d’accordo senza sollevare particolari obiezioni.

L’approvazione del decreto arriva alla vigilia del sesto pacchetto di armi a Kiev, che potrebbe essere inviato tra la fine dell’anno corrente e l’inizio del prossimo. Il governo Zelensky ha chiesto di essere rifornito di missili terra-aria per proteggersi dalle incursioni aeree russe e, a quanto si apprende, sarà proprio il sistema missilistico “Aspide” ad assere al centro del prossimo pacchetto di aiuti: si tratta di missili terra-aria a corta portata contro la minaccia aerea condotta alle basse e bassissime quote. I missili sono depositati negli hangar di Rivolto (Udine) e l’Italia dovrebbe occuparsi di aggiornarli prima di inviarli in dono a Kiev.

Il decreto ora dovrà essere votato dal Parlamento prima di diventare operativo. Qui le opposizioni di M5S e Sinistra Italiana/Verdi hanno annunciato la battaglia per ottenere due modifiche rispetto al precedente decreto draghi: che ogni pacchetto di aiuti venga sottoposto al voto parlamentare e che sia eliminato il segreto sulle forniture militari inviate.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Pacifisti e dicono che faranno gli interessi degli italiani quando sono all’opposizione diventano guerrafondai e fanno gli interessi della Nato una volta al governo. Non ho mai capito se le armi le compra l’Ucraina o il governo è Babbo Natale che fa beneficienza per il comico Zalensky.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI