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Covid, la scuola va in retromarcia: mascherine con il raffreddore e quarantena senza DAD

Il ministero dell’Istruzione uscente ha rilasciato il vademecum [1] che specifica le nuove linee guida per contrastare la diffusione del Covid-19 all’interno delle scuole dell’infanzia e primarie. Permane l’interdizione dalle aule in caso di sintomatologia compatibile con il Covid, ma sparisce il controllo della temperatura all’ingresso a scuola. Gli alunni potranno inoltre frequentare le lezioni anche se affetti da raffreddore lieve, seppur con obbligo di indossare mascherine chirurgiche FFP2. Va notato che si tratta della prima volta in cui viene introdotto l’obbligo di mascherina non direttamente correlato con il contagio da Covid-19. Tale obbligo vale per tutti gli studenti, compresi quelli delle scuole elementari. Le scuole, inoltre, dovranno predisporre alcune aule vuole volte ad ospitare studenti con sintomi compatibili con l’infezione da Sars-CoV-2, affinché questi possano essere messi in isolamento. Per gli alunni che risultino positivi al test è prevista la quarantena obbligatoria e per il rientro a scuola si dovrà attendere il primo test negativo.

Va notato, in quest’ultimo caso, che lo stesso vademecum specifica che non sono previste attività scolastiche in modalità di didattica digitale integrata, la quale “cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022”. Gli studenti che risultino positivi al test verranno quindi verosimilmente sospesi dalla frequenza per un periodo che potrebbe arrivare anche a 15 giorni, senza possibilità di seguire le lezioni. Assente del tutto, inoltre, la previsione di installazione di sistemi di aerazione dei quali tanto si è parlato di dotare le scuole in oltre due anni di pandemia: ancora una volta, ci si dovrà affidare alle finestre aperte per il ricircolo dell’aria.

[di Valeria Casolaro]