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Caro energia: le associazioni dei consumatori annunciano una protesta unitaria

Le Associazioni dei consumatori, insieme alle Associazioni dei lavoratori, delle imprese, di altre forze sociali e ai sindacati si stanno organizzando per dare vita ad un movimento comune nazionale di protesta e ad una mobilitazione contro il caro energetico e l’inflazione delle materie prime.  L’obiettivo è «spingere il governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso», si legge nella nota  [1]di Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons e altre associazioni di categoria, in quanto le misure messe in atto fino ad ora dal governo non sono risultate efficaci.

Secondo le associazioni, «Nei prossimi mesi milioni di famiglie dovranno fare i conti con gli aumenti delle bollette di luce e gas e con i prezzi dei generi alimentari in continua ascesa […]: le associazioni datoriali paventano la chiusura di migliaia e migliaia di attività […], mentre l’Istat richiama l’attenzione sull’incombente rischio di precipitare in condizioni di povertà relativa per quasi un quarto della popolazione italiana». Questa situazione ha portato le associazioni dei consumatori ad annunciare per il mese di ottobre «iniziative di mobilitazione e protesta» con lo scopo di spingere il governo a «realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini, lavoratori e consumatori e di controllo dei prezzi nel mercato energetico e dei generi di consumo, ma anche di rilancio degli investimenti, di sostegno alle imprese in difficoltà e di implementazione della transizione energetica». Sempre a tal fine, le associazioni terranno una grande Assemblea dei quadri e attivisti, prevista in rete per il prossimo 18 ottobre, aperta alle forze sociali che condividono i temi e le proposte aggiornate per contrastare il caro energetico.

Alcune tra le proposte più importanti avanzate dalle associazioni per contrastare la grave crisi inflazionistica che si è abbattuta sul Paese sono: «liberare il mercato dell’energia dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati […] imponendo una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero»; «non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea»; «definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale per elettricità e gas».

L’iniziativa delle Associazioni dei consumatori risulta un tentativo di mettere insieme in un contesto organico le varie iniziative di protesta che si sono svolte in Italia negli scorsi mesi, tra cui la campagna “non paghiamo” che ha visto in diverse città d’Italia, tra cui Napoli e Milano, manifestazioni di contestazione sotto le sedi dell’ENI. L’unione delle diverse categorie serve a conferire ai movimenti di dissenso maggiore coesione e, dunque, maggiore forza nei confronti del governo e delle istituzioni, nel tentativo di arginare il grave scenario inflazionistico che minaccia di mandare in recessione l’Italia e di mettere sul lastrico migliaia di famiglie e imprese.

[di Giorgia Audiello]