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Contro il caro bollette nasce anche in Italia il movimento “Non Paghiamo”

Il movimento Non paghiamo, ispirato alla campagna D [1]on’t pay nata nel Regno Unito, sta prendendo piede anche in Italia: sul sito nonpaghiamo.it [2] è stato infatti lanciato un appello alla disobbedienza civile nonviolenta, sotto lo slogan “è ora di fare basta”. La campagna, che mira al raggiungimento di almeno un milione di adesioni, è volta a chiedere la riduzione del costo delle bollette energetiche a un livello accessibile: se questo non dovesse accadere, l’intenzione è di sospendere il pagamento delle bollette a partire dal 30 novembre.

Alcune iniziative di protesta in Italia avevano già avuto luogo [3]: la scorsa settimana, a Napoli, diversi commercianti si erano riuniti in piazza per bruciare le bollette, mentre in diverse altre città gli esercenti le hanno esposte all’esterno dei propri negozi, aderendo alla campagna di Confcommercio Bollette in vetrina. La piattaforma Non paghiamo ha già superato in poche ore le 1500 adesioni, mentre in Inghilterra, dove l’iniziativa è attiva già da qualche settimana e punta alla sospensione dei pagamenti a partire dal 1° ottobre, le adesioni sono già quasi 180 mila.

“Abbiamo stretto accordi per la fornitura di gas con Paesi ben lontani dalla democrazia, ma soprattutto compriamo il gas da scisto liquido dagli USA, con un costo 10 volte maggiore, che ha un impatto ambientale comparabile al carbone e prevede l’installazione di rigassificatori” denuncia il sito. “Senza un’inversione di rotta, si prospetta un inverno in cui ci troveremo a non riuscire a pagare le bollette del gas e della luce, a casa, negli ospedali, nei luoghi di lavoro, ma anche a scuola, negli impianti sportivi… ovunque”.

[di Valeria Casolaro]