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Covid: il ministero emana le linee guida per il prossimo anno scolastico

In vista del prossimo anno scolastico, ministero dell’Istruzione, ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, hanno emanato le linee guida [1] che regoleranno il ritorno in classe, che per il terzo anno scolastico non vivrà – a quanto pare – una piena normalità. Il personale scolastico dovrà continuare ad indossare le mascherine FFP2 e come loro anche gli studenti “che sono a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19”, stessa prescrizione inoltre per quegli alunni “con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che, non presentando febbre, frequentano in presenza”. Inoltre si consiglia ancora di effettuare i turni in sala mensa, di mantenere il distanziamento sociale ove possibile e di attuare non meglio precisate forme di prevenzioni per attività extracurriculari e laboratori. La circolare specifica inoltre che potranno sempre entrare in vigore “ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico”.

Queste sono infatti le misure base annunciate ma, specifica il documento ministeriale: “non è possibile prevedere quale sarà la situazione alla ripresa delle attività scolastiche; pertanto non è possibile decidere fin d’ora se e quali misure implementare”. La Tabella II, infatti, specifica quali sono le misure che possono essere attuate “in relazione al contesto epidemiologico e alle disposizioni nazionali”. E qui ritornano alla luce, potenzialmente, tutte le restrizioni degli ultimi due anni, incluso l’obbligo di mascherina per tutti e la sospensione delle gite scolastiche. Il documento non prende in considerazione la possibilità del ritorno alla didattica a distanza.

Insomma, nonostante il grosso dei paesi europei abbiano rimosso [2] già dallo scorso anno le restrizioni all’interno degli istituti scolastici, l’Italia pare orientata a continuare nel solco delle politiche restrittive adottate negli ultimi due anni. La Rete nazionale scuola in presenza ha lanciato una petizione [3] per chiedere che siano da subito eliminate ogni genere di prescrizioni in vista del prossimo anno, invitando “professori, presidi ed il personale scolastico tutto a prendere una precisa posizione in tale senso, rifiutando obblighi che risultano ormai solo un accanimento nei confronti delle nuove generazioni”.