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Spagna, tribunale impone la pubblicazione dei contratti sui vaccini Covid

L’Alta Corte di Giustizia delle Isole Baleari (TSJB) ha chiesto al Ministero della Salute di fornire entro 10 giorni i contratti con cui sono stati acquistati i vaccini anti Covid: è questa la notizia riportata [1] da diversi giornali locali tra cui Última Hora, un noto quotidiano delle Isole Baleari. Come specificato da quest’ultimo, il Ministero dovrà precisamente mettere a disposizione una copia dei contratti originali, nella quale dovrà essere indicato il ​​prezzo delle dosi acquistate, le consegne effettuate, l’eventuale risarcimento per la non efficacia dei vaccini e tutte le clausole inserite all’interno dei contratti. Ad essere interessate saranno praticamente tutte le case farmaceutiche che si sono occupate di fornire ai governi i vaccini anti Covid, ovverosia Pfizer, Astrazenaca, Moderna e Janssen, azienda della società farmaceutica Johnson&Johnson.

Oltre ai contratti stipulati con le aziende, però, il Ministero dovrà mettere a disposizione anche tutti i contratti firmati con la Commissione europea in relazione all’acquisto dei vaccini. In più, con il provvedimento, si chiede tra le altre cose anche che venga specificato il numero di effetti avversi e dei decessi causati dai vaccini nelle isole Baleari, ed inoltre viene intimato al Consiglio sanitario interterritoriale di fornire alcuni studi sull’efficacia del vaccino – datati 23 novembre 2021 – che avrebbero concluso che ci sarebbero state più infezioni tra le persone vaccinate perché, una volta sottopostesi all’iniezione, avrebbero prestato meno attenzione al rispetto delle misure di prevenzione. A sottolinearlo è non solo Última Hora ma anche e soprattutto Liberum – un’associazione nata con lo scopo di “ripristinare i diritti e le libertà usurpati durante la pandemia” – la quale ha presentato un ricorso sottoscritto da 549 cittadini che ha portato a tale provvedimento. Quest’ultimo – condiviso [2] dall’associazione – è stato ovviamente accolto dalla stessa con grande favore.

“Ringraziamo nuovamente i 549 cittadini per il loro coraggio e la fiducia riposta in Liberum, che ancora una volta in difesa della libertà ottiene un altro successo giudiziario, che non appartiene a Liberum né ai 549 cittadini ma all’intera società spagnola ed europea”. Questo si legge infatti sul sito [3] dell’associazione, la quale afferma altresì che “i contratti firmati con le aziende farmaceutiche dovrebbero essere pubblici e finalmente lo saranno“, sottolineando che “è incomprensibile e giuridicamente inaccettabile che, in una materia così delicata come la salute della popolazione in generale, siano stati nascosti proprio a quei milioni di persone che sono i destinatari delle clausole dei contratti”.

[di Raffaele De Luca]