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Francia, l’Assemblea Nazionale boccia la proroga del green pass per i viaggi

Martedì sera i deputati dell’Assemblea Nazionale francese hanno votato l’eliminazione di un articolo chiave del disegno di legge sanitaria, l’art. 2, che prevedeva la possibilità di ripristinare il green pass per i viaggi da e verso l’estero in caso di necessità. La votazione ha visto 219 deputati favorevoli all’abolizione del pass per viaggiare, contro i 195 che vi si opponevano. Poco prima era stata bocciata anche l’ipotesi del mantenimento del green pass per i viaggiatori minorenni. Il disegno di legge è stato quindi ridotto essenzialmente all’art. 1, che prevede di continuare la raccolta di dati sanitari sui test di screening.

Il nuovo disegno di legge ha incontrato la ferrea opposizione [1] di Rassemblement National (RN), il partito di Marine Le Pen, e di tutti i principali gruppi di sinistra (La France Insoumise, i comunisti e gli ecologisti). La proposta sancisce la scadenza al 1° agosto del “regime giuridico dello stato di emergenza sanitaria” e del “pass sanitario e vaccinale nella vita quotidiana dei francesi”, come sottolineato dal ministro della Salute François Braun, salvo la reintroduzione, in caso di necessità, di misure di contenimento dei contagi quali il green pass per effettuare viaggi al di fuori della Francia. Nel corso dei lavori preliminari in commissione il governo ha anche dovuto accettare la scadenza al 31 gennaio delle misure contenute nel disegno di legge, anziché al 31 marzo come inizialmente previsto. Il dibattito, iniziato lunedì 11 e proseguito nel pomeriggio di martedì 12 luglio, è stato sviaggi viaggi egnato da numerose tensioni e da inaspettati capovolgimenti della maggioranza, che hanno messo in luce le difficoltà di manovra del governo e della maggioranza relativa di cui dispone. RN, LR e numerosi parlamentari di sinistra hanno anche criticato il rifiuto del governo di reintegrare gli operatori sanitari sospesi perché non vaccinati, decisione definita da alcuni un «abuso di potere assurdo e senza precedenti».

[di Valeria Casolaro]