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Un anonimo ha distrutto il Georgia Guidestones, lo “Stonehenge d’America”

Le Georgia Guidestones, un monumento di granito ornato da messaggi in varie lingue sulla conservazione dell’umanità, è stato danneggiato in un’esplosione avvenuta mercoledì 6 luglio intorno alle 4 del mattino, ora americana, in quello che da molti è stato definito un “atto simbolico”. Il monumento, che si trovava nella contea di Elbert, è stato successivamente distrutto per motivi di sicurezza. Il Georgia Bureau of Investigation, che indaga su quanto accaduto, ha dichiarato di non aver ancora individuato sospetti o moventi plausibili, limitandosi a dire che il monumento è stato fatto esplodere da “individui sconosciuti”. Nei video resi pubblici dalle autorità si vede una berlina argentata allontanarsi dal luogo dell’esplosione poco dopo lo svolgersi dei fatti.

Il monumento, conosciuto [3] anche come la “Stonehenge d’America”, era composto da lastre in granito alte quasi sei metri recanti indicazioni scritte sulla conservazione del pianeta e della specie umana in 12 lingue. Su ogni lato della pietra erano incise [4], in 4 lingue antiche – cuneiforme babilonese, greco classico, sanscrito e geroglifico egiziano – le parole “Che queste siano pietre guida per l’Età della Ragione”. In 8 lingue moderne – inglese, russo, cinese mandarino, arabo, ebraico classico, swahili, hindi e spagnolo – erano poi incise le indicazioni per la ricostruzione della società dopo il Giorno del Giudizio. Si trattava di suggerimenti quali “mantenere l’umanità al di sotto dei 500 milioni di individui, in perenne equilibrio con la natura”, “unire l’umanità con una nuova lingua vivente” e “proteggere le nazioni con leggi e tribunali giusti”. Il monumento fungeva anche da calendario astronomico: ogni giorno, a mezzogiorno, la luce del sole filtrava attraverso un foro nella struttura, illuminando la data del giorno su di un’incisione. Costruito nel 1980 su commissione di una persona – o un gruppo di perone – dallo pseudonimo RC Christian, il monumento attirava ogni anno 20 mila turisti.

[di Valeria Casolaro]