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Italia: le disposizioni pandemiche tornano in vita per votare ai referendum

Anche nel periodo post pandemico i cittadini che vorranno esercitare il proprio diritto di voto dovranno attenersi a tutta una serie di restrizioni anti Covid: in occasione dei referendum sulla giustizia e delle elezioni amministrative del 12 giugno, infatti, vi sarà sostanzialmente un ritorno delle classiche misure utilizzate durante l’emergenza sanitaria. Come previsto dal protocollo sanitario e di sicurezza [1] firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, gli elettori dovranno indossare la mascherina chirurgica per accedere ai seggi, a differenza di quanto stabilito per quasi tutti i luoghi pubblici. Non solo, poiché al momento dell’accesso nel seggio l’elettore dovrà procedere alla “igienizzazione delle mani con gel idroalcolico”, da mettere a disposizione “in prossimità della porta”. Inoltre, “dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani”. Completate le operazioni di voto, poi, all’elettore “è consigliata una ulteriore detersione delle mani” prima di lasciare il locale in cui si svolgono le operazioni di votazione.

La mascherina chirurgica, inoltre, dovrà essere utilizzata da ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio (ad esempio i rappresentanti di lista), mentre i componenti dei seggi, durante la permanenza al loro interno, dovranno “indossare la mascherina chirurgica” e sostituirla “ogni 4-6 ore e comunque ogni volta risulti inumidita o sporca o renda difficoltosa la respirazione”. Questi ultimi, poi, dovranno comunque “mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani”. Consigliato inoltre l’uso dei guanti, ma solo per “le operazioni di spoglio delle schede”.

Per quanto riguarda infine l’allestimento dei seggi, occorre tra l’altro “prevedere percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnaletica”, ed “i locali destinati al seggio devono prevedere un ambiente sufficientemente ampio per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l’elettore”. In pratica, i cittadini che decideranno di recarsi alle urne dovranno rispettare anche una distanza interpersonale di almeno un metro, mentre non dovranno essere dotati del green pass, per il quale non viene fatta alcuna specifica.

[di Raffaele De Luca]