- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Caccia, le associazioni denunciano: Cingolani vuole prolungare il periodo di attività

“Con un’azione che ha dell’incredibile, il Ministro Cingolani ha scritto al Commissario europeo per l’Ambiente Sinkevičius una nota per chiedere che venga stravolto tutto il processo scientifico di individuazione dei Key concepts, ossia delle date di inizio migrazione e inizio del periodo di riproduzione degli uccelli selvatici che vivono in Europa”: è quanto denunciano diverse associazioni animaliste ed ambientaliste italiane – tra cui Enpa, Legambiente e WWF Italia – tramite una nota [1] congiunta. Una richiesta, quella del Ministro della Transizione ecologica, che consisterebbe in una vera e propria estensione del periodo di caccia. “Tali date sono essenziali, tra le altre cose, per la determinazione dei periodi per l’esercizio dell’attività venatoria, stante il rigoroso divieto di caccia agli uccelli che dovessero trovarsi in fase di migrazione prenuziale, incluse le circostanze di disturbo e confusione con specie simili”, si legge infatti nella nota delle associazioni, che criticano duramente l’operato del Ministro.

“Dopo un lungo lavoro scientifico e istituzionale condotto a Bruxelles durato tre anni con la partecipazione attiva dell’Italia, di Ispra e dello stesso Ministero della Transizione ecologica, che ha portato a definire i documenti scientifici, il Ministro Cingolani ha sostanzialmente chiesto all’Europa di disconoscere tale processo, appena concluso, e di rivalutare i dati, accogliendo le pressioni dei cacciatori volte semplicemente ad estendere i periodi di caccia“. È questo ciò che in tal senso affermano le associazioni, che condannano tale posizione definendola “culturalmente inaccettabile e tecnicamente incomprensibile” dato che “il Ministro fonda la sua richiesta sulle informazioni scientifiche offerte dal nuovo Atlante europeo delle migrazioni, che invece confermano in pieno la bontà dei dati attuali e anzi li rafforzano, e che dunque dovrebbero portare a maggiori tutele anziché a più caccia”.

Non è un caso dunque che le associazioni facciano sapere di avere intenzione di scrivere al Commissario Virginijus Sinkevičius evidenziando l’incoerenza istituzionale italiana. La richiesta del ministro, infatti, non solo fa seguito al via libera [2] del Mite (Ministero della transizione ecologica) alla caccia in preapertura alla Tortora selvatica, ma arriva a poche settimane dall’inserimento [3] della tutela della biodiversità all’interno della Costituzione italiana e nel pieno della nuova Strategia europea per la biodiversità [4], che mira a portare la stessa “sulla via della ripresa entro il 2030”.

La richiesta del Ministro, infine, è stata ampiamente criticata [5] anche dai co-portavoce nazionali del partito Europa Verde, Eleonora Evi ed Angelo Bonelli. «Non possiamo tollerare oltre un Ministro che con le sue dichiarazioni e le sue azioni di fatto oltraggia continuamente il ruolo che ricopre, mettendo in luce, una volta di più, la sua totale inadeguatezza», hanno infatti affermato a tal proposito Evi e Bonelli, ribadendo che Europa Verde continui pertanto a «chiederne con forza le dimissioni immediate».

[di Raffaele De Luca]