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Il Québec è la prima giurisdizione al mondo a vietare l’esplorazione di petrolio e gas

Il Québec è la prima giurisdizione al mondo a vietare [1] l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas sul proprio territorio. L’adozione del disegno di legge, che porrà anche fine al finanziamento pubblico nel settore, è arrivata dopo anni di campagne da parte di gruppi ambientalisti, cittadini e studenti. Una decisione tanto più rilevante, quella della provincia autonoma perché giunta mentre il governo centrale canadese marcia nella direzione opposta, avendo approvato da pochi giorni un grande progetto petrolifero nell’oceano Atlantico, Bay du Nord [2], che prevede di sfruttare un giacimento profondo più di un chilometro, al largo delle coste dell’isola di Terranova.

Il disegno di legge revoca le licenze di esplorazione e produzione di petrolio e prevede che il governo stabilisca un compenso per questo. Inoltre, richiede ai titolari di una licenza revocata di ripristinare i siti secondo i termini e le condizioni da essa stabiliti, ad eccezione dei pozzi per i quali il Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali possa autorizzare progetti per l’acquisizione di conoscenze geoscientifiche. In generale, il disegno di legge modifica il Petroleum Resources Act [3] per limitarne il campo di applicazione nello stoccaggio di gas naturale e negli oleodotti.

Il Québec sta lanciando un potente segnale, considerando anche che il Canada si posiziona tra i primi posti al mondo per la produzione dell’oro nero. Già l’anno scorso, la provincia canadese aveva aderito alla Beyond Oil and Gas Alliance (BOGA) [4], alleanza di governi internazionale con l’obiettivo di eliminare gradualmente le esplorazioni petrolifere tramite giurisdizioni mirate. Oggi, il Québec è il primo membro dell’alleanza ad approvare una legislazione ad hoc in questo senso e a chiudere i siti di perforazione esistenti entro tre anni, dodici mesi se a rischio perdite.

La lotta del Québec ai combustibili fossili ha avuto inizio nel 2011, con diverse petizioni per raccogliere più consensi possibili. Nello specifico, in questi anni, la provincia canadese ha fatto in modo di non finanziare più le compagnie petrolifere e del gas; bloccare [5] gli investimenti nel progetto Galt; porre fine allo sfruttamento del gas di scisto nella valle di San Lorenzo. La sua presa di posizione è, quindi, indubbiamente una grande vittoria sia nella storia dei combustibili fossili, sia in quella della biodiversità, e lancia un importante messaggio al mondo intero.

[di Eugenia Greco]