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Il Comune di Venezia sperimenterà l’uso del QR Code per monitorare i turisti

Nelle ultime settimane stanno nascendo nuovi campi di applicazione per il sistema QR Code già sperimentato per la certificazione verde. Dopo l’idea del governo di un election pass [1], è arrivato il turno degli enti locali minori. Il Comune di Venezia ha deciso di sperimentare un sistema di prenotazioni rivolto ai turisti a partire dalla prossima estate. Inizialmente, sarà facoltativo e darà accesso a diversi incentivi come sconti o priorità su alcuni servizi gestiti dal Comune o dalle sue partecipate. Dal 2023, oltre alla prenotazione e relativo QR Code, sarà necessario anche pagare un contributo d’accesso, proprio come avviene già per musei, teatri e cinema.

Il controllo del QR Code, nelle intenzioni comunali, servirà allo scopo di verificare che tutti i turisti siano in regola con il pagamento della tassa di soggiorno, permettendo loro l’accesso alla città. L’altro obiettivo dichiarato è quello di venire a conoscenza, con anticipo, del numero di persone presenti nel centro storico, per controllare i flussi turistici. In seguito ai 140.000 visitatori di Pasqua e i 100.000 del giorno successivo, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, hanno ribadito la loro fiducia nella misura. «È fondamentale che si trovi una soluzione per arginare il fenomeno, magari approfittando delle nuove tecnologie che permettono a tutti di noi di prenotare da qualsiasi parte del mondo il posto in aereo o al cinema. In questo caso sarà il museo open air che è Venezia», ha dichiarato Zaia.

[Di Salvatore Toscano]