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Liberate Assange!: lanciata la nuova petizione globale

A seguito della decisione della Corte dei Magistrati di Westminster di emettere [1] un ordine formale di estradizione negli Stati Uniti nei confronti di Julian Assange, Reporter senza frontiere (RSF) ha lanciato [2] una petizione per chiedere al ministro degli Interni Priti Patel di respingere la misura che potrebbe portare il fondatore di WikiLeaks a scontare 175 anni di carcere in una prigione di massima sicurezza con l’accusa di spionaggio. Patel, che dovrà confermare o respingere la decisione della Corte dei Magistrati entro 4 settimane, rappresenta l’ultima possibilità (purtroppo molto ridotta) per Julian Assange e per la libera informazione, in un Paese che si posiziona [3] al 33° posto (su 180) nell’Indice mondiale della libertà di stampa (gli Stati Uniti sono al 44° posto).

Per questo motivo, RSF ha chiesto di sostenere la petizione, firmando entro il 18 maggio: si tratta di un modo per informare i cittadini di tutto il mondo della storia di Assange e per tenere alta la loro attenzione, in attesa di altre misure e della decisione finale da parte del ministro degli Interni inglese. «Attraverso questa petizione, aspiriamo a mobilitare coloro che difendono il giornalismo e la libertà di stampa e ci aspettiamo che il governo del Regno Unito risponda», ha dichiarato Rebecca Vincent, direttore delle operazioni e delle campagne di RSF. Julian Assange si trova da oltre due anni e mezzo nella prigione di massima sicurezza HM Prison di Belmarsh, a Londra. Contro di lui Washington ha formulato accuse di cospirazione e spionaggio per aver diffuso documenti “sensibili” degli Stati Uniti riguardanti [4] gli abusi dell’esercito ai danni delle popolazione civili durante le guerre degli ultimi decenni.

[Di Salvatore Toscano]