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Monthly Report n.9: Guerra in Ucraina, farsi luce nel risiko globale

Ma voi de L’Indipendente con chi state nella guerra in Ucraina? Ce lo hanno chiesto in tanti in queste settimane e la domanda stessa è sintomo della distorsione del nostro sistema mediatico, che tende a dividere sempre in tifoserie. Questa nuova guerra è in realtà un conflitto tra Russia e Stati Uniti, uno scontro che Mosca combatte direttamente mentre Washington ingaggia per procura, riempiendo di armi gli ucraini e lasciando che siano loro a morire. A questo punto, almeno per quanto ci riguarda, la scelta è semplice. Non si può stare con la Russia, non questa volta: l’invasione di uno stato sovrano è sempre da condannare e le bombe stanno colpendo anche civili incolpevoli come in ogni guerra. Ma il discorso non si può interrompere qui. Sarebbe troppo semplice, utile solo a dividere falsamente il mondo in buoni e cattivi come amano fare i governi e i media a loro asserviti. Perché dall’altra parte appunto c’è la NATO, ovvero gli Usa e gli altri 29 stati loro vassalli, Italia inclusa. Le guerre hanno sempre delle cause e la politica imperiale degli Usa, che da sempre cercano di mettere Mosca all’angolo e di circondarla, è la ragione primaria di quella in corso in Ucraina. Biden accusa i russi di genocidio, ma i presidenti americani criminali di guerra lo sono per professione, da Hiroshima ad Abu Ghraib, dal 1945 ad oggi. Nemmeno con gli Stati Uniti si può stare, visto che con i propri disegni di dominio costituisce una minaccia costante alla pace globale e alla sovranità delle nazioni che scelgono di non volersi allineare al suo volere.

Non si può stare neanche con l’Unione Europea, che da questa guerra sta emergendo nettamente per quello che è: un’istituzione utile solamente come cinghia di trasmissione dei desideri economici e politici del capitalismo nordamericano. Kiev e Mosca sono città europee, questa è una guerra europea che mette a repentaglio la sicurezza di tutto il continente. Eppure non un paese del vecchio continente sta cercando di facilitare le trattative. Tutti i governi dell’Unione, Italia in testa, stanno approvando piani per colossali aumenti delle spese militari. Serviranno a proteggere la pace, dicono, ma quella secondo cui la pace si ottiene preparando la guerra è una delle più grandi bugie della storia.

Quindi, in definitiva, con chi sta L’Indipendente? «Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti che poi ci mandano a morire i figli dei poveri» ebbe a dire uno che i disastri provocati da ogni conflitto li conosceva bene, Gino Strada. Ecco, qui troviamo una delle poche certezze. Anche se la guerra dovesse diventare mondiale sotto le bombe non moriranno né Putin, né Biden, né i loro figli, né ogni altro leader politico e non moriranno nemmeno gli imprenditori di armi che si stanno arricchendo come in ogni conflitto. Per questi soggetti la guerra è un gioco di potere e ricchezza. Può sembrare banale ma in guerra bisogna stare con chi rischia di morire: con i civili ucraini, così come con quelli siriani e afghani. E bisogna stare dalla parte della verità, la prima vittima di ogni conflitto.

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