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Negli Usa è al via il rilascio di due miliardi di zanzare OGM in natura

Lunedì scorso, l’Ente statunitense per la protezione ambientale (EPA) ha ufficialmente concesso a Oxitec, una società biotecnologia con sede nel Regno Unito, il via libera per il rilascio di oltre due miliardi di zanzare geneticamente modificate. La misura riguarda gli stati di Florida e California. Si prevede che nei prossimi due anni in Florida voleranno libere 400 milioni di esemplari, mentre per la California si prevede il rilascio di ben due miliardi di zanzare. Si tratterà della più grande immissione di zanzare geneticamente modificate [1] mai verificatosi. Lo scopo è quello di contrastare la proliferazione della Aedes aegypti, la cosiddetta zanzara della febbre gialla, introducendo una specie geneticamente modificata che una volta riprodottasi con quelle presenti in natura darà vita a prole incapace di riprodursi.

In California da quando la zanzara Aedes aegypti è arrivata nel 2013, si è diffusa in più di 20 contee dello Stato, aumentando il rischio di trasmissione all’uomo di virus e malattie. Piuttosto di adottare soluzioni “killer [2], dove si ipotizza di eliminare del tutto l’insetto dal Pianeta, l’inserimento di zanzare OGM viene considerato una soluzione migliore rispetto ai rischi ambientali e per la salute derivanti dalla soluzione alternativa: lo sterminio gli esemplari esistenti con uso di sostanze chimiche. Se eliminare del tutto una specie vivente non dovrebbe rappresentare una scusa plausibile, prendere le zanzare che non pungono (quindi i maschi) della specie Aedes aegypti e riprogettarne il patrimonio genetico è considerata la via migliore. È ciò che ha fatto Oxitec, prendendo gli esemplari maschi per farli diventare portatori della proteina tTAV-OX5034: una volta che gli esemplari geneticamente modificati saranno reintrodotti in natura, con il loro accoppiarsi trasmetteranno alle femmine di zanzare selvatiche la proteina, letale per le discendenti. Quindi, gli esemplari femmine che nasceranno da rapporti simili non avranno modo di sopravvivere a lungo, morendo prima di raggiungere la maturità.

Di conseguenza, il numero di zanzare sarà ridotto in maniera molto significativa senza tra l’altro causare danni ad altre specie. O almeno questo è quanto assicura la società biotecnologica. Oxitec ha precisato quanta attenzione sia stata posta per la riuscita del progetto, vista anche l’esistenza di una tecnologia di controllo che mira dritta all’obiettivo, senza danneggiare insetti invece benefici. Le rassicurazioni di Oxitec sono innanzitutto dirette a rassicurare la popolazione locale, nella quale si è diffuso [3] un certo malcontento per l’operazione. A fomentare la diffidenza anche il fatto che, nel recente passato, un simile esperimento messo in atto in Brasile non è andato come previsto [4], visto che tante zanzare femmina sono sopravvissute addirittura aggravando la situazione nell’area interessata. Non mancano poi associazioni che giudicano l’esperimento da evitare a priori: è la posizione dell’International Center for Technology Assessment e Center for Food Safety, che sostiene che in California non c’è un vero problema con gli insetti presi in esame, almeno non come in altre parti del mondo. Di base, è il ragionamento, la California non registra casi di febbre gialla, Zika, chikungunaya o dengue, quindi mettere in atto la sperimentazione della Oxitec potrebbe essere non solo inutile, ma pericoloso [3].

[di Francesca Naima]