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I camionisti annunciano blocchi autostradali di protesta

La crisi legata al caro energia e all’aumento dei prezzi non sembra intenzionata ad arrestarsi. In poco più di una settimana, dal 28 febbraio al 7 marzo, la benzina ha subito un rincaro del 84,5%, arrivando a sfiorare i due euro a litro. Oggi, 11 marzo, questa soglia è stata ampiamente superata e le previsioni non sembrano confortare, almeno nel breve periodo. Così, nel contesto del “rally delle materie prime [1]“, è stata annunciata la sospensione dell’autotrasporto italiano a partire dal prossimo lunedì. A comunicarlo è TrasportoUnito, associazione legata ai diritti dei lavoratori impiegati nel settore.

A nulla, dunque, sono serviti gli appelli dei sindacati e dei lavoratori nelle scorse settimane, quando diversi gruppi di camionisti hanno paralizzato [2] il traffico su decine di strade italiane, chiedendo l’intervento statale. Da quel momento, a rompere il silenzio generale delle istituzioni governative, è stata Teresa Bellanova, viceministro delle Infrastrutture, che durante un’audizione [3] alla Camera ha lasciato intendere come la posizione dell’esecutivo sia legata a una particolare intolleranza nei confronti dei blocchi stradali. Quindi, se da un lato è stata ammessa l’importanza strategica del settore, dall’altro le misure per «dare, insieme, una risposta ai problemi» non sono state né previste né tantomeno attuate, nonostante siano trascorse più di due settimane. Così, in assenza di azioni concrete e immediate, lunedì 14 marzo le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi. L’iniziativa si è resa inevitabile per “tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”, ha scritto TrasportoUnito in una lettera indirizzata alle istituzioni governative.

[Di Salvatore Toscano]