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Putin ha lanciato un appello a tutti i cittadini europei

“Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so quelle con le quali si combatterà la quarta: sassi e bastoni”, la paternità della celebre frase è dubbia, seppur attribuita dai più ad Albert Einstein. Come che sia, le parole rilasciate dal presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa, con preghiera di diffusione “ai lettori e agli utenti di internet”, ripercorrono il medesimo concetto. «Capite o no che se l’Ucraina si unisse alla NATO e provasse militarmente a riprendere la Crimea i paesi europei si ritroverebbero automaticamente in guerra con la Russia? Certo la potenza della NATO e della Russia sono incomparabili, lo capiamo, ma sappiamo anche che la Russia è una delle principali potenze nucleari e in alcune componenti della modernità è davanti a molti. Non ci saranno vincitori in questa guerra».

Le parole del preside russo, rilasciate durante la conferenza stampa svoltasi al Cremlino dopo l’incontro con il presidente francese Macron, lo scorso 8 febbraio, non sono state riportate con la dovuta importanza sui media europei ed italiani, al solito impegnati a fornire una lettura unilaterale e filo-americana della disputa. Per questo abbiamo scelto di sottotitolarle e riportarle integralmente, in quanto si tratta di un monito che tutti gli europei dovrebbero avere ben chiaro, a cominciare possibilmente da chi siede nei posti di governo. Le tensioni con la Russia sono foraggiate da un paese, gli Usa, che si trova a migliaia di chilometri di distanza dall’Ucraina, mentre l’Europa si trova immediatamente a tiro delle conseguenze di questo pericoloso Risiko, con conseguenze economiche ed energetiche che già vediamo chiaramente e con rischi militari incalcolabili. Per questo è importante cercare di capire quanto sta avvenendo, cosa che per altro abbiamo già cercato di spiegare con dovizia di particolari in questo articolo [1].