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Nigeria, esplode una petroliera: rischio disastro ambientale

Al largo delle coste della Nigeria è esplosa [1] la nave Trinity Spirit, adibita alla produzione e allo stoccaggio di petrolio, causando il riversarsi in mare di migliaia di barili. Dalle prime notizie sembra che vi fossero almeno 10 membri dell’equipaggio a bordo prima dell’incidente, ma non è chiaro quale sia stato il loro destino.

Le immagini del quotidiano locale The Cable mostrano un intenso fumo nero sprigionarsi dalla nave in fiamme, mentre questa sta lentamente affondando. La Trinity Spirit, che sarebbe in grado di contenere fino a due milioni di barili di petrolio e di trattarne fino a 22 mila al giorno, è di proprietà della SEPCOL (Shebah Exploration and Production Company), la quale ha comunicato: “Abbiamo debitamente avvisato tutte le autorità competenti e ci appelliamo al pubblico affinché stia lontano dall’area mentre il nostro team di gestione della crisi continua a monitorare la situazione e ad aggiornare tutte le parti interessate con nuove informazioni man mano che l’indagine si evolve”.

Al momento dell’esplosione potrebbero esserci stati fino a 50 mila barili [1] a bordo della Trinity Spirit, che si trovava al largo delle coste del Delta del Niger, zona ricca di petrolio. Il rischio della fuoriuscita di petrolio è altissimo, e sono forti i timori per una disastrosa crisi ambientale. La Nigeria è uno dei maggiori produttori di petrolio dell’Africa, ma gli alti costi operativi causano frequenti incidenti legati alla sicurezza.

[di Valeria Casolaro]