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Green Pass: i tabaccai costringono alla retromarcia il governo Draghi

Dopo l’incontro tra i rappresentati della Federazione nazionale tabaccai (Fit) e il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il governo ha deciso di accogliere le richieste della categoria esentando gli esercenti dall’obbligo di verificare che i clienti siano in possesso del Green Pass ed invitando questi ultimi ad effettuare semplicemente dei controlli a campione. A darne notizia è proprio la Federazione nazionale tabaccai, che attraverso le parole [1] del suo Presidente Nazionale Giovanni Risso ha ringraziato il governo ed in particolar modo il Sottosegretario Costa non solo per aver compreso le ragioni della categoria ma «anche per aver provveduto con tempestività attraverso la risposta ad un quesito presentato dalla Federazione».

In tal senso, come si legge all’interno di una FAQ esplicativa recentemente pubblicata [2] sul sito del Governo Italiano, «i titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso dello stesso all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali». La specifica vale dunque non solo per i tabacchi ma per tutti gli esercizi commerciali «diversi da quelli che soddisfano le esigenze alimentari, mediche e di prima necessità»: in altre parole, per gli esercizi commerciali non essenziali in cui dal primo febbraio occorre entrare con il Green Pass base. Una precisazione significativa dunque, arrivata però tramite una FAQ, a quanto pare di fatto elevata a strumento giuridico da parte del governo Draghi.

Essa specifica in pratica, come sottolineato [3] dalla Federazione italiana tabacchi, che dal primo febbraio i tabaccai ed i titolari di esercizi in cui i clienti possono entrare solo se in possesso di Green pass base non avranno l’obbligo di controllo, motivo per cui in caso di controllo delle Forze dell’Ordine «sarà soggetto a sanzione solo il cliente». Ovviamente, però, qualora quest’ultimo all’atto della verifica da parte del tabaccaio «dovesse risultare sprovvisto di certificazione verde, dovrà essere invitato ad uscire e non dovrà essere servito». L’unica eccezione a tutto questo, per quanto riguarda i tabaccai, si ha nel caso in cui i clienti volessero giocare alle slot machines e alle scommesse, dato che il tabaccaio dovrà verificare che ciascun cliente sia in possesso del Green Pass rafforzato come previsto [4] dal legislatore.

Detto ciò, bisogna ricordare che si tratta di una vittoria ricercata fortemente ed ottenuta con sudore da parte della categoria dei tabaccai: la settimana scorsa infatti era stato minacciato uno sciopero [5] da parte della stessa, con i tabaccai che si erano detti pronti a chiudere le serrande se il governo non avesse ascoltato la loro voce. A tale minaccia, però, ha fatto seguito l’incontro con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa conclusosi positivamente per gli esercenti, che come detto dovranno effettuare solo dei controlli a campione.

[di Raffaele De Luca]