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L’Olanda avvia la dismissione delle centrali a carbone

A partire dal 2030, le centrali elettriche a carbone saranno vietate nei Paesi Bassi, mentre dal primo gennaio 2022, le centrali elettriche a carbone non potranno funzionare a più del 35 per cento della loro capacità produttiva massima. Tale emendamento al Coal Prohibition Act  [1]verrà però ufficialmente applicato alla fine del 2024 ma intanto, nel breve termine, questo garantirà una diminuzione dell’emissione di CO₂ di circa sette megatonnellate. A dare la notizia è stato il Ministero degli affari economici e del clima (EZK), lo scorso mercoledì. La riduzione delle emissioni sarà essenziale per permettere il rispetto e l’attuazione della sentenza Urgenda [2], in cui si invita il Governo Olandese a emettere almeno un quarto in meno di CO₂ entro il 2020 rispetto al 1990.

Tutto è partito nel 2013, quando è stato presentato un ricorso alla Corte territoriale dell’Aja da parte dell’associazione ambientalista Urgenda. La richiesta era quella di obbligare le autorità statali a una seria riduzione delle emissioni. Nello specifico, lo scopo era quello di diminuire le emissione del 40% entro il 2030 e almeno del 25% entro il 2020. L’obiettivo è stato raggiunto lo scorso anno, grazie anche allo stop causato dalla pandemia. Visto e considerato, comunque, un possibile risalire delle emissioni nel 2021, il governo dei Paesi Bassi ha agito purché si facessero scelte mirate così da mantenere le emissioni più basse.

Per ora non è chiaro se la misura possa avere proroghe anche dopo il 2024. Invece, sicuro è – a partire dal 2030 – l’introduzione del divieto delle centrali elettriche in tutto il territorio olandese. Per quanto riguarda la perdita di reddito che ci sarà dopo la modifiche annunciate, il governo ha dichiarato che risarcirà finanziariamente i proprietari delle centrali elettriche a carbone. Non è però stato comunicato con certezza quanti soldi saranno stanziati; per il momento, si ha l’elaborazione di un modello di calcolo per compensare finanziariamente i proprietari per le previste perdite. Intanto, la notizia permette di vedere un impegno concreto da parte dell’Olanda per la delicata e discussa questione climatica.

[di Francesca Naima]