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Rinnovabili, la turbina eolica più potente al mondo entra in funzione

La turbina eolica offshore più potente al mondo è entrata in funzione al largo del porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi. L’infrastruttura energetica sarà in grado di produrre fino a 74 GWh elettrici in un anno, pertanto, ad oggi, si tratta della turbina più potente presente sul mercato. Con un rotore da 220 metri e un’altezza di 260 metri, farà risparmiare all’atmosfera fino a 52.000 tonnellate di anidride carbonica annue. Il prototipo prenderà il nome di Haliade-X 14 MW [1] e debutterà commercialmente presso il parco eolico offshore Dogger Bank C. Questo, insieme a Dogger Bank A e Dogger Bank B, è destinato a divenire il più vasto progetto eolico offshore al livello globale.

Il primato che Haliade-X ha conquistato è tuttavia probabile che presto passi ad altri progetti. Il mercato del settore è infatti in continuo sviluppo e in cantiere c’è già più di un’idea. L’eolico, caposaldo delle energie rinnovabili insieme al fotovoltaico, è in realtà già tecnologia più matura e produttiva di quest’ultimo. Comunque, per entrambi, a livello globale, si registrano installazioni in crescita. Ed è l’Europa a dominare nel loro utilizzo: con Regno Unito, Germania e Portogallo ad occupare, nel 2020, le prime tre posizioni per l’eolico, e Grecia, Italia e Cile sul podio per il fotovoltaico. È quanto emerso dalla Statistical Review of World Energy 2021 [2]. Sebbene le tecnologie per ricavare energia dal sole siano distribuite più omogeneamente tra i continenti – probabilmente grazie al consistente abbattimento dei costi – queste non sembrano però pronte a trainare la transizione energetica. Mentre non si può dire altrettanto per l’energia eolica, specie per quella offshore. Le turbine collocate in mare, infatti, anche quest’anno si sono confermate protagoniste della crescita delle rinnovabili. Nel 2020, l’incremento è stato praticamente doppio rispetto all’anno precedente, mentre, nel 2021, secondo le prime proiezioni, questo potrebbe risultare ancor più consistente, in particolare grazie all’impegno della Cina. Il ritmo dell’industria eolica, per centrare gli obiettivi climatici – ha tuttavia sottolineato il Global Wind Energy Council (GWEC) [3] che ha elaborato i dati – deve almeno triplicare a livello globale.

[di Simone Valeri]