- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Il Codacons vuole che siano ritirati reddito di cittadinanza e pensione ai “no vax”

In teoria sarebbe l’associazione che tutela tutti i consumatori, in pratica il Codacons ha deciso di fare campagna contro una parte di essi, ovvero i non vaccinati. Attraverso un comunicato [1] l’associazione ha infatti chiesto al governo italiano di aggravare lo scenario per tutti coloro che «scelgono arbitrariamente di non sottoporsi al vaccino». In particolare l’associazione chiede che, dopo l’approvazione dell’obbligo di green pass, il Governo si attivi per revocare il reddito di cittadinanza (i cui percettori sono definiti “scansafatiche del regalo 5 stelle”) e la pensione a chi non si sottopone al vaccino anti-Covid.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è intervenuto nel comunicato, asserendo quanto segue: «Di fatto l’esecutivo ha introdotto l’obbligo della vaccinazione per i lavoratori, prevedendo la sospensione dello stipendio per chi non si vaccina. Lo stesso principio va adesso applicato sia a chi percepisce il reddito di cittadinanza, sia ai pensionati, istituendo la sospensione del sussidio voluto dal Movimento Cinque Stelle nei confronti degli aventi diritto che risultino non vaccinati, e la sospensione della pensione per quegli anziani che rifiutano la vaccinazione». A Rienzi evidentemente non basta che l’Italia abbia partorito la versione del passaporto sanitario più restrittiva di tutta Europa [2].

Nessuna reazione da parte del governo e, almeno questa volta, ci sarebbe da stupirsi del contrario. Il Codacons d’altra parte non è certo nuovo dall’ingaggiare battaglie dal marcato sapore sensazionalistico. L’associazione negli anni si è distinta per le sue battaglie ad alto coefficiente mediatico passando dagli attacchi a Francesco Totti a quelli contro Fedez, il Grande Fratello Vip, gli smartpgone e gli occhialini 3D. Fino al paradossale esposto contro la pubblicazione di una storia inedita del celebre fumetto Corto Maltese, accusato dall’associazione di inviare “un messaggio scorretto, ineducativo, fuorviante e pericolosissimo, soprattutto per i giovani lettori, per il continuo e ripetuto lasciarsi andare, da parte del personaggio del popolare fumetto, al vizio del fumo“. Molto probabile che, anche in questo caso, il Codacons non abbia fatto altro che lanciare una provocazione su un tema ad alto tasso mediatico per aumentare la propria popolarità.