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Presentate in Parlamento 27.000 firme contro il Green Pass in scuole e università

Una petizione, sottoscritta da 27mila italiani, è stata depositata ieri in Senato e alla Camera da parte dell’avvocato e docente dell’Università “Carlo Bo” di Urbino, Daniele Granara: all’interno del testo si legge che gli esponenti «fanno parte del personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché del corpo studentesco universitario» ed «espongono la comune necessità di non sottoporsi al Green Pass per accedere ai locali degli istituti scolastici ed universitari in cui svolgono la funzione di docente o prestano servizio e, quindi, all’istruzione dell’infanzia, primaria, secondaria e universitaria garantita dagli artt. 33 e 34 della Costituzione». Per questo motivo, dunque, tramite la petizione ci si oppone alla conversione in legge del Decreto Legge n.111 del 6 agosto 2021 [1] – ossia quello con cui l’obbligo di possedere il lasciapassare sanitario è stato esteso anche agli studenti universitari ed al personale scolastico ed universitario – e si chiede alle Camere di denegare tale conversione.

La petizione è stata presentata ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, secondo il quale «Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità». È stata però anche inviata, per conoscenza e per quanto di rispettiva competenza, al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e, tra gli altri, al presidente del Parlamento europeo e della Commissione europea.

Per quanto riguarda la raccolta delle firme, inoltre, il professor Granara ha specificato che esse sono state raccolte dal 10 al 30 Agosto. «Non avevamo tanto tempo – ha dichiarato – perché il Decreto Legge ha una durata di vigenza di 60 giorni, dopodiché se non viene convertito in legge decade, quindi dovevamo fare presto. Se avessimo avuto più tempo a disposizione credo che avremmo potuto fare numeri ancora maggiori». Tuttavia, ha aggiunto l’avvocato, «siamo contenti, in quanto tale numero di firme, raccolto in solo 20 giorni ad Agosto, rappresenta un risultato straordinario». Si tratta, secondo Granara, di una «manifestazione da parte della società civile, che rivendica libertà e rispetto del principio di autodeterminazione, delle proprie scelte e del buon vivere».

[di Raffaele De Luca]