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Usa, approvato definitivamente il vaccino Pfizer: esercito e aziende lo rendono obbligatorio

Negli Stati Uniti è stato approvato in via definitiva uno dei vaccini anti Covid-19: il vaccino BNT162b2 di Pfizer e BioNTech. È stata la Food and Drug Administration [1] (Fda) a dare l’approvazione e diffondere la notizia nella giornata di ieri, lunedì 23 agosto. Prima di questa data, il Pfizer veniva utilizzato grazie all’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) – concessa sempre dalla Fda – che risale all’11 dicembre 2020, per le persone dai 16 anni in su e poi ampliata il 10 maggio 2021, per includere anche coloro dai 12 ai 15 anni di età. Per il Pfizer finisce quindi l’uso di emergenza ed è ufficialmente il primo vaccino a ricevere la completa approvazione; il Pfizer sarà poi diffuso negli Stati Uniti sotto il marchio Comirnaty e verrà somministrato alle persone di età pari o superiore ai 16 anni. Il vaccino continuerà comunque a essere disponibile anche per la fascia d’età tra 12 e 15 anni, ma sempre grazie all’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua).

Con l’approvazione del vaccino a più livelli e anche dal punto di vista giuridico, è stato riscontrato un repentino movimento da parte di molteplici aziende – guidato proprio e soprattutto dalle stesse grandi corporation – per rendere obbligatorio il vaccino ai propri dipendenti. Già dalle prime settimane di agosto, diverse compagnie avevano fatto sapere ai propri dipendenti che la vaccinazione non sarebbe più stata opzionale. Non solo, ma ci sono aziende come l’Ascension Health che pretendono la vaccinazione anche per chi continuerà a lavorare in remoto. Oppure, altre aziende danno la possibilità di continuare a lavorare in remoto – con le dovute scadenze – piuttosto che rischiare di essere licenziati perché non ancora vaccinati. La vaccinazione obbligatoria viene poi appoggiata dal 52 per cento di lavoratori; sono invece il 29 per cento i lavoratori che non appoggiano un tale provvedimento, stando alle ultime stime.

A prescindere da chi è o no favorevole, sono moltissime le aziende [2] che, prima di tornare a lavoro, pretendono la vaccinazione da parte di tutti i dipendenti. Dalla CNN – che ha recentemente licenziato [3] tre dipendenti per aver violato le nuove politiche introdotte con la pandemia – a Facebook, che spera di riaprire completamente nel mese di ottobre, ma anche Google, che ha esteso la possibilità di lavorare da casa fino al 18 ottobre e non oltre. Altre aziende della Silicon Valley seguono tale scia, come la Microsoft e Netflix. Ci sono poi le compagnie aeree quali United Airlines, Hawaii Airlines, ma anche la Ford Motor, McDondald’s, UPS, Walt Disney, Walmart… . L’obbligatorietà del vaccino è stata introdotta anche per i membri dell’esercito, come era stato preannunciato dall’amministrazione Biden il 9 agosto [4]. Infatti, i funzionari della Casa Bianca avevano scelto di attendere la totale approvazione da parte della Fda, per poi potere imporre senza alcun rischio il vaccino a 1,3 milioni di truppe in servizio attivo nel Paese.

[di Francesca Naima]