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Pfizer rivede le stime sui profitti al rialzo: 33,5 miliardi dai vaccini anti-Covid

Pfizer, la nota azienda farmaceutica statunitense, ha rivisto al rialzo le stime dei ricavi per il 2021 derivanti dalla vendita dei vaccini anti-Covid: lo si apprende da un comunicato [1] della società che riporta i risultati finanziari del secondo trimestre di quest’anno. Nello specifico, le entrate da vaccino attualmente previste per il 2021 sono pari a 33,5 miliardi di dollari, mentre in precedenza la cifra stimata corrispondeva a 26 miliardi. Ciò, si legge nel comunicato, è una conseguenza dei «2,1 miliardi di dosi che dovrebbero essere consegnate quest’anno». Inoltre, Pfizer si attende ricavi compresi tra 78 ed 80 miliardi di dollari per l’intero anno, ovvero tra i 3,95 e i 4,05 dollari per azione.

Detto ciò, nel secondo trimestre Pfizer ha registrato profitti e ricavi superiori rispetto a quelli previsti, con un utile netto pari a 5,56 miliardi di dollari, ossia a 98 centesimi per azione. In più, l’azienda statunitense ha registrato 19 miliardi di entrate. Esse «riflettono una crescita operativa dell’86%», tuttavia «escludendo il vaccino anti-Covid, i ricavi sono cresciuti del 10% a livello operativo: 11,1 miliardi di dollari».

Tali risultati sono stati commentati dal Albert Bourla, Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda statunitense, il quale ha dichiarato:« Il secondo trimestre è stato notevole sotto diversi aspetti. In tal senso, la velocità e l’efficienza dei nostri sforzi con BioNTech per aiutare a vaccinare il mondo contro il Covid sono state senza precedenti, con ora più di un miliardo di dosi somministrate a livello globale». Inoltre ha aggiunto:« Guardando al futuro, rimaniamo molto fiduciosi nella nostra capacità di raggiungere un tasso di crescita annuo  pari almeno al 6% fino al 2025». Ma di questa forte speranza non c’è da meravigliarsi dato che, come dichiarato da Frank D’Amelio, direttore finanziario nonché vicepresidente esecutivo di Pfizer per la fornitura a livello globale, il Covid rappresenta una grande occasione per fare business. Secondo quest’ultimo, infatti, col tempo si passerà da una situazione pandemica ad una situazione endemica e le normali condizioni di mercato inizieranno a manifestarsi, il che costituisce «un’opportunità significativa per il nostro vaccino dal punto di vista della domanda e dal punto di vista dei prezzi».

Ad ogni modo, Pfizer non è di certo l’unica azienda farmaceutica ad aver registrato risultati positivi nel secondo trimestre. Infatti anche AstraZeneca, la multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese, ha pubblicato una nota [2] da cui si apprende che nel primo semestre vi è stato un aumento dei ricavi del 23% mentre nel solo secondo trimestre del 31%. Ed escludendo il contributo derivante dal siero anti Covid, il fatturato è aumentato del 14% nel semestre e del 17% nel trimestre.

[di Raffaele De Luca]