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La Francia ha definitivamente approvato il pass sanitario

Il Parlamento francese ha approvato definitivamente, con 156 voti favorevoli, 60 contrari e 14 astenuti, il disegno di legge presentato dal governo di Emmanuel Macron che prevede l’estensione del Green pass e la vaccinazione obbligatoria per alcune categorie di lavoratori. Il via libera è arrivato nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 luglio, tramite una commissione parlamentare mista [1] che è riuscita a raggiungere l’accordo nei confronti di un testo di compromesso. Le trattative infatti non sono state facili: il partito di Macron, La République en Marche, gode della maggioranza all’Assemblea nazionale (ramo del Parlamento), dove è riuscito a far approvare gran parte del disegno di legge originale, ma non al Senato, che ha introdotto una serie di modifiche allo stesso.

Il testo definitivo, dunque, prevede una serie di novità: innanzitutto l’obbligo del pass sarà valido fino al 15 novembre e potrà essere esteso oltre tale data solo tramite un nuovo voto del Parlamento. Inoltre, esso entrerà in vigore per la fascia di età 12-17 anni a partire dal 30 settembre anziché ad agosto, mese in cui l’obbligo di munirsi del certificato verde è stato confermato per accedere a: bar, ristoranti, istituti medici, aerei, treni ed autobus a lunga percorrenza. Tali restrizioni si aggiungeranno a quelle già in atto che subordinano al possesso del lasciapassare sanitario l’accesso a musei, cinema ed altri luoghi culturali. Detto questo, un’altra modifica riguarda le sanzioni da applicare a coloro che non rispetteranno l’obbligo vaccinale: non vi sarà il licenziamento, ma vi sarà la sospensione dello stipendio. E per evitare ciò, entro il 15 settembre i soggetti obbligati dovranno essersi sottoposti alla prima dose del siero ed entro il 15 ottobre anche alla seconda. Questi ultimi precisamente sono: i sanitari, tutti coloro che prestano servizio in ospedali, case di cura e case di riposo ed i vigili del fuoco.

Infine, un’ultima modifica apportata al testo riguarda l’accesso ai centri commerciali: seppur essi siano aperti a tutti, le Regioni potranno richiedere il certificato verde qualora lo ritengano necessario. Il tutto grazie ad un emendamento [2] dell’ultimo minuto del governo, che appunto dà ai prefetti la possibilità di imporre il pass sanitario nei centri commerciali.

Detto ciò, il testo prima di diventare legge dovrà essere esaminato dal Consiglio costituzionale e la decisione dovrà essere comunicata entro il 5 agosto: si tratta di un passo in più che il primo ministro Jean Castex ha scelto di fare così da evitare eventuali accuse di violazione delle libertà civili. A tal proposito, va ricordato che in Francia non tutti i cittadini vedono di buon occhio tali misure. Infatti, negli scorsi giorni vi sono state massicce proteste nel Paese, ultime in ordine di tempo quelle di questo fine settimana, con più di 160mila persone che sono scese in strada [3] ad esprimere il loro dissenso. E non sono di certo pochi i cittadini che ritengono giuste le manifestazioni: da un sondaggio [4] recentemente pubblicato dal tabloid Le Journal du dimanche, si apprende che il 35% dei francesi «sostiene» o «prova simpatia» per i cortei.

[di Raffaele De Luca]