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Italia, presentata una nuova proposta di legge per la legalizzazione della cannabis

Alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati è stata depositata una proposta di legge che mira a rendere legale la coltivazione di cannabis a uso personale. La proposta punta quindi non a realizzare anche in Italia i coffee shop sul modello olandese e di alcuni stati americani, ma più semplicemente ad evitare che semplici consumatori possano rischiare il carcere, come avviene oggi, solo per aver coltivato alcune piante in casa per il proprio fabbisogno. Una pratica, quella dell’autoproduzione di cannabis, che sempre più italiani praticano, non solo per essere certi di non consumare cannabis piena di additivi chimici nocivi [1] come può essere quella acquistata in strada, ma anche per non essere complici delle mafie che ne detengono buona parte della produzione.

La proposta di legge, secondo quanto spiegato [2] dalla campagna di supporto “Meglio Legale”, prevede le seguenti modifiche alla legge:

  1. Per il reato di produzione detenzione e spaccio (art 73) verrebbe introdotta la fattispecie di lieve entità, per punire meno severamente i casi meno gravi;
  2. Sarebbe consentita la coltivazione di 4 piante per uso personale;
  3. Cadrebbe anche la sanzione amministrativa (art 75);
  4. Se a commettere il reato di spaccio è persona tossicodipendente non è punita con il carcere ma con i lavori socialmente utili;
  5. Le pene sarebbero aumentate nei casi di associazione a delinquere, nei casi in cui il reato sia commesso nei confronti dei minori, e nel caso di reato commesso da chi è in possesso di un’autorizzazione a produrre per fini medici e di ricerca.

Negli ultimi anni sono state numerose le proposte di legge per la legalizzazione della cannabis depositate in Parlamento e neppure mai approdate in aula per essere votate. Ma questa volta trapela maggiore ottimismo. La scelta di produrre un testo che mira non alla legalizzazione vera e propria, ma ad una depenalizzazione della coltivazione punta a superare le resistenze di alcuni partiti del centro, mentre rimane scontata la contrarietà di Lega e Fratelli d’Italia. Inoltre nel suo discorso programmatico la ministra della Giustizia Marta Cartabria ha elencato [3] tra i punti quello di ampliare la non punibilità per i fatti di lieve entità, tra i quali ricade anche la coltivazione di cannabis per consumo personale.