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Nei mari italiani avvengono 61 illeciti ambientali al giorno

Nel 2020 sono stati accertati oltre 22 mila illeciti contro il patrimonio marino e costiero d’Italia. Una media di 61 al giorno. È quanto è emerso dal rapporto “Mare Monstrum 2021 [1]”, redatto da Legambiente sui dati delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto. Al primo posto per numero di illeciti, la Campania. Qui, è stato registrato quasi il 19% di quelli accertati a livello nazionale. A seguire Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria. In termini di incidenza di reati per chilometri di costa, alla Campania, prima anche in questo caso, si affianca il Molise: 9 gli illeciti per ogni chilometro in entrambe le regioni. Seguono Basilicata e Abruzzo.

Il reato più contestato ha riguardato l’abusivismo edilizio: il cemento illegale ha interessato più del 42% degli illeciti, mentre le ordinanze di demolizione degli immobili abusivi sono ferme al 24%. Dati allarmanti anche per la pesca di frodo che è in consistente crescita. In questo caso, si è passati dai 547 sequestri di attrezzi e prodotti ittici nel 2019 agli oltre 3.400 nel 2020. Migliora, invece, il comparto del ciclo dei rifiuti e dell’inquinamento marino, entrambi diminuiti di oltre l’11% rispetto al 2019 probabilmente per l’impatto delle restrizioni alle attività economiche. Ciononostante, i 7 mila reati accertati nel settore, rappresentano ancora il 31% del totale nazionale. «Cresce, in generale – commentano gli autori del documento – il numero di persone arrestate e denunciate per aggressioni alle coste e ai mari italiani e quello dei sequestri che hanno toccato quota 8.044 per un valore di 826 milioni di euro».

Preoccupano poi i casi d’inquinamento legati a depuratori inesistenti o mal funzionanti, scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti. Ma anche lo sfruttamento insostenibile delle risorse ittiche del nostro Mare. Nel complesso, sebbene il numero di illeciti nel 2020 sia stato del 5,8% in meno rispetto all’anno precedente, si conferma un trend negativo ai danni di mare e coste. «Dal 1999 al 2020 – commenta Legambiente – si sono registrati 378.068 illeciti, di cui 206.532 nelle sole quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa».

[di Simone Valeri]