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I contagi salgono nonostante i vaccini? L’Inghilterra cambia il modo di contarli

In Inghilterra, il Servizio sanitario nazionale (Nhs) ha inviato una lettera agli ospedali in cui viene indicato loro di cambiare il modo in cui vengono contati i casi di Covid-19: l’ordine è quello di registrare separatamente i pazienti effettivamente malati, ossia i sintomatici, da quelli ricoverati per altri motivi che risultano positivi solo accidentalmente, ovvero gli asintomatici. È quanto si apprende dal quotidiano britannico The Indipendent [1], il quale ha riportato il contenuto della lettera ed ha sottolineato che essa sia datata 7 giugno e che, da quel giorno in poi, sia stato attuato questo differente modus operandi. Finora, infatti, erano stati registrati come contagiati indistintamente sia i positivi malati che quelli sani, ed a tal proposito la motivazione di questo cambio di rotta fornita dal Servizio sanitario nazionale è la seguente: esso è stato eseguito per «aiutare ad analizzare l’effetto del programma vaccinale e per verificare se quest’ultimo stia riducendo con successo la malattia dovuta al Covid-19». Tuttavia, tale obiettivo non sembra realmente perseguibile in quanto il nuovo metodo di conteggio dei malati non sarà retroattivo: esso sarà applicato solo ai nuovi pazienti e non varrà per il periodo precedente al 7 giugno.

In pratica, ci si chiede come sia possibile mettere a confronto in maniera realistica i dati dei mesi precedenti con quelli attuali se il modo di riportarli è stato modificato solo per i più recenti. Appare ovvio, infatti, che ciò provocherà una riduzione del numero di pazienti Covid che, però, non sarà veritiera. Per questo, vi è il rischio che il migliore andamento dei contagi dovuto al diverso modo di contarli possa essere erroneamente attribuito all’efficacia dei vaccini somministrati, sovrastimandone i benefici.

Il Regno Unito, infatti, è il paese europeo dove si è vaccinato maggiormente: in totale sono state somministrate [2] 72,9 milioni di dosi ed il 46% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione. Ma nei confronti della campagna vaccinale ultimamente sono emersi non pochi punti critici [3]: delle 42 persone morte finora a causa della variante Delta (ex variante indiana) del Covid-19, 12 avevano ricevuto la doppia dose di vaccino da almeno 14 giorni e 7 si erano sottoposte alla prima iniezione da almeno 21 giorni. Inoltre, il numero dei contagi è costantemente in crescita ed attualmente la media settimanale è di oltre 8000 casi al giorno. Dunque, ci si chiede se in Inghilterra tale scelta sia stata in realtà presa per far sì che l’opinione della massa sulla campagna di vaccinazione torni ad essere positiva, dato che ciò che è stato recentemente registrato sta producendo un aumento dei dubbi a riguardo.

Detto ciò, a prescindere da quella che sia la vera motivazione di questa decisione, essa è ad ogni modo una scelta di notevole importanza. Infatti, dall’inizio della pandemia non solo in Inghilterra ma anche in molti altri Paesi (compresa l’Italia) sono stati riportati tra i contagiati tutti gli individui risultati positivi al covid test, compresi appunto quelli privi di sintomi. Si tratta in pratica di una totale inversione del metodo scientifico, che dovrebbe occupare le prime pagine di tutti i quotidiani. Ma nonostante ciò i media mainstream italiani non hanno dedicato nemmeno una riga alla questione.

[di Raffaele De Luca]