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Ue, la commissaria alla Salute coinvolta in un caso di sospetta corruzione

«La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakidou, è sotto pressione a seguito di una relazione della Corte dei conti del suo paese d’origine, il Cipro». È quanto riportano alcuni media locali [1] nonché la ARD (la tv di Stato tedesca), da cui si apprende che tale rapporto ha constatato che il marito di quest’ultima, Kyiriakos Kyriakidou, ha ricevuto un prestito del valore totale di 4 milioni di euro dalla Cyprus Cooperative Bank nonostante egli non fosse dotato delle garanzie necessarie, motivo per cui la Corte ha definito lo stanziamento «molto problematico». In più, il prestito risulta essere stato erogato senza alcuna motivazione ufficiale, motivo per cui i media in questione hanno parlato di “corruzione passiva” ed hanno sospettato che Kyiriakos Kyriakidou possa aver tratto vantaggio dalla posizione politica della moglie.

La Cyprus Cooperative Bank è la seconda banca statale più grande del paese. Essa in passato è stata più volte salvata utilizzando denaro pubblico, in quanto è stata soggetta a vari problemi finanziari. Proprio per questo, la Corte dei conti ha analizzato in maniera analitica le transazioni con le cosiddette “persone politicamente esposte”, ed in seguito a questi controlli sono state registrate le operazioni sospette del marito di Stella Kyriakidou. Utile sottolineare come non vi sia alcuna prova che la moglie sia interessata dal caso, né tantomeno che il “prestito” sospetto sia correlato in qualche modo alla sua attività di commissario europeo alla salute e quindi, di fatto, all’emergenza Covid. Tuttavia la Kyruakidou negli scorsi mesi ha svolto un ruolo cruciale nella sottoscrizione dei contratti miliardari con le aziende farmaceutiche per il rifornimento dei vaccini anti Covid, contratti che tra l’altro contengono non poche criticità [2]. Per questo un’attenzione della stampa sulla questione al fine di chiedere di fare luce sul caso sarebbe stato il minimo necessario da parte di un settore che ha l’ambizione di autodefinirsi il quarto potere. Tuttavia, i media mainstream non hanno dedicato nemmeno una riga alla vicenda.

[di Raffaele De Luca]