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Foggia: ancora un assalto armato contro i braccianti agricoli

Spari contro alcuni braccianti agricoli nel foggiano, dove due lavoratori sono stati feriti dopo l’esplosione di colpi di fucile indirizzati verso l’auto su cui stavano viaggiando. Il fatto è accaduto in località Borgo La Rocca mentre tre braccianti stavano facendo ritorno dal lavoro nelle campagne del Ghetto di Rignano quando – secondo una prima ricostruzione – sono stati affiancati da un fuoristrada a bordo del quale alcune persone hanno sparato con un fucile, infrangendo il finestrino posteriore del mezzo. Uno dei tre, cittadino maliano di trent’anni, è stato ferito al volto e trasportato all’ospedale Riuniti in codice rosso, dove tutt’ora è ricoverato, ma non è in pericolo di vita. È il secondo attacco contro i lavoratori della terra nelle ultime 48 ore. Ignoto il movente, ma si tratta di fatti che spesso coinvolgono la criminalità organizzata e non di rado arrivano in momenti di rivendicazioni salariali o di diritti da parte dei braccianti, i quali lavorano spesso in condizioni di grave sfruttamento e sottopagati.

A denunciare quanto accaduto è la Lega Braccianti, fondata dal sindacalista e attivista Aboubakar Soumahoro, che chiede chiarezza su di una vicenda che purtroppo non è nuova in queste zone. Il leader sindacalista ha indetto un’assemblea dei braccianti agricoli «perché questi attentati alla vita di uomini e donne, non piegheranno e non fermeremo la nostra lotta per i diritti e per la dignità socio lavorativa di tutte e di tutti. Non c’è consolazione per il dolore e la rabbia provata, ma continueremo a lottare per questo nostro compagno e per tutti quelli che sono stati feriti questa notte nell’agguato». Per protesta la Lega Braccianti ha annunciato [1] uno sciopero che si svolgerà il 18 maggio, data nella quale i braccianti si recheranno a Roma con l’obiettivo di «consegnare al governo gli stivali e gli strumenti da campo» allo scopo di sensibilizzarli sulle condizioni del lavoro agricolo e sulla necessità di istituire nuove leggi e controlli.

Nel 2019 si erano registrati, nel giro di poco tempo, diversi casi di agguato nei confronti dei migranti impiegati nel lavoro agricolo nelle campagne foggiane.

[di Michele Manfrin]