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Il Regno Unito ha deciso: “Il Covid rimarrà, lo tratteremo in modo simile all’influenza”

Il futuro del Regno Unito non sarà più all’insegna dei lockdown e delle misure di distanziamento sociale ed il Covid sarà trattato in modo simile all’influenza. Lo si apprende dalle parole dello scienziato che guida la risposta alla pandemia del Paese, il chief medical officer Chris Whitty, che ha rilasciato recentemente un’intervista [1] per il Royal Society of Medicine nella quale ha affermato che il coronavirus rimarrà per molto tempo, motivo per cui la società dovrà imparare a convivere con il virus e gestirlo come una normale influenza. In tal senso, egli ha sottolineato che «ogni pochi anni si ha un anno influenzale negativo in cui muoiono dalle 20 alle 25mila persone. L’ultima volta che è successo è stato tre anni fa e nessuno se ne è accorto». E ciò, secondo Whitty, non significa che il coronavirus sia una semplice influenza («è molto diversa» ha affermato) ma che in entrambi i casi si sta parlando di una malattia stagionale molto pericolosa che però, nel caso del Covid, si è provato ad aggirare in una maniera molto particolare. A tal proposito egli ritiene che non si potrà ricorrere all’infinito ai lockdown, bensì servirà trovare un equilibrio: cercare di «ridurre al minimo la mortalità pur non massimizzando gli impatti economici e sociali sui nostri concittadini». E, per fare ciò, secondo il professore si dovrà puntare sui farmaci e soprattutto sui vaccini, le cui tecnologie permetteranno in futuro di contrastare anche le possibili nuove varianti.

In tal senso, la campagna di vaccinazione nel Regno Unito sta procedendo a gonfie vele ed i risultati dimostrano che quanto affermato da Whitty sia possibile: 5 milioni di persone sono state vaccinate ed il rapporto tra nuovi contagi e popolazione è più basso rispetto a quello di tutti i paesi membri dell’Unione europea, ad eccezione del Portogallo. E infatti il primo ministro Boris Johnson ieri ha tenuto una conferenza stampa [2] in cui ha annunciato un allentamento delle restrizioni anti Covid. Il premier ha affermato che grazie ai vaccini somministrati ed agli sforzi fatti finora, da lunedì 12 aprile riapriranno varie attività tra cui palestre, parrucchieri, negozi e birrerie all’aperto. «E lunedì 12 andrò io stesso al pub e con cautela ma irreversibilmente mi porterò una pinta di birra alle labbra», ha aggiunto. Si tratta di un passo in avanti verso il ritorno alla normalità: nel Regno Unito l’obiettivo è quello di eliminare (dati permettendo) tutte le restrizioni entro il 21 giugno.

[di Raffaele De Luca]