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L’Italia al fianco del regime del Qatar: accordo tra polizie in vista dei mondiali di calcio

L’Italia e il Qatar hanno firmato, nella giornata di ieri, un accordo per la collaborazione delle forze di polizia nella gestione del Mondiale di calcio del 2022, che si svolgerà nel paese della penisola araba. Lo scopo dell’intesa è di mettere a disposizione del Qatar l’esperienza delle Forze di polizia italiane nella gestione delle manifestazioni di rilievo internazionale come, ad esempio, quella dell’Expo tenutasi a Milano nel 2015. Lo ha dichiarato il Ministero dell’Interno italiano [1] tramite una nota in cui si afferma che il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Rizzi, ed il generale Abdul Aziz Abdalla Al Ansari, capo della Fifa World Cup 2022 of Safety and Security Operation Committee (SSOC), hanno firmato il protocollo di collaborazione bilaterale di polizia. L’accordo è stato siglato in Qatar durante la cerimonia d’apertura della 13° Fiera internazionale MILIPOL, in cui vi è uno stand italiano per illustrare l’uso, da parte della polizia, delle moderne tecnologie utili a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

La collaborazione tra le forze dell’ordine di Italia e Qatar, però, desta molti sospetti, dovuti alla politica totalitaria dello stato del Medio Oriente in cui vige il pensiero unico: i giornalisti vengono licenziati e arrestati se criticano il regime. Inoltre, proprio in relazione al Mondiale di calcio, da quando nel 2011 sono iniziati i lavori per la preparazione dell’evento [2] sono morti più di 6500 lavoratori, che sono trattati come schiavi e spesso non vengono pagati.