- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

Perché gli episodi di freddo estremo sono legati al riscaldamento dell’Artico

I ghiacciai artici si stanno sciogliendo e le temperature del permafrost sono in aumento. Fenomeni legati al riscaldamento globale che determinano però condizioni di freddo estremo nell’Emisfero Settentrionale. Tra gli altri, lo ha dimostrato un recente studio [1] dell’Università Milano-Bicocca. La ricerca, nata dalla collaborazione con l’Università di Harvard, ha spiegato come il riscaldamento del pianeta può alimentare eventi di freddo estremo. È stato il caso dei -19°C in Texas, dei -26°C registrati in Trentino Alto Adige o dei -25°C toccati alle porte di Madrid. La causa di queste anomalie va ricercata nelle alterazioni del vortice polare. Quest’ultimo è un fenomeno del tutto ordinario, una circolazione del vento nell’alta atmosfera, che negli ultimi decenni si è però indebolito. Un vortice polare più debole a causa del riscaldamento dell’Artico, indebolisce a sua volta la corrente a getto, con la conseguenza che l’aria fredda può raggiungere latitudini più basse.

Sebbene paradossale, gli eventi di freddo estremo confermano anziché smentire il riscaldamento globale. È bene ricordare, infatti, la differenza tra il meteo, legato alle condizioni che si verificano in questo momento, e il clima, che è invece l’insieme delle condizioni meteorologiche considerate su un periodo temporale più ampio. Le condizioni climatiche influenzano però quelle meteorologiche. “Il cambiamento climatico – spiegano i ricercatori – rende più probabili condizioni meteorologiche estreme e irregolari e, in alcuni casi, più gravi”.