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Da 500 anni stiamo ancora cercando di disegnare una mappa della Terra attendibile

Fu il matematico del XVI secolo Gerardo Mercatore, il primo a realizzare un planisfero dopo aver inventato il sistema di proiezione cartografica della Terra. Eppure, la proiezione del cartografo, distorce drasticamente le dimensioni e la forma dei continenti e, tutt’oggi, non si ha un metodo preciso di rappresentazione. Dopo numerosi tentativi, un gruppo di ricercatori dell’Università di Princeton – con a capo il professore di astrofisica J. Richard Gott-, ha sviluppato una nuova proiezione cartografica [1] che mostra il nostro pianeta nel modo più accurato possibile. Gli studiosi hanno utilizzato una proiezione azimutale equidistante [2], la quale rappresenta i due emisferi terrestri separati l’uno dall’altra. La mappa riporta l’Antartide e l’Australia, gli oceani e le distanze tra i poli, in modo molto più accurato rispetto alla maggior parte delle altre mappe.

Infatti, il sistema cartografico di Mercatore – tutt’oggi presente nelle scuole e utilizzato da Google Maps così come da altri servizi online – presenta diversi errori. Il primo riguarda l’Alaska che, rappresentata grande quanto gli Stati Uniti, in realtà corrisponde ad un terzo di questi. Il secondo, vede la Groenlandia più o meno delle stesse dimensioni dell’Africa ma, quest’ultima, è ben 14 volte più grande. Anche l’Europa – escludendo la Russia – appare un po’ più grande del Sud America, eppure questo è il doppio del continente europeo. Infine l’Antartide, che sembra molto grande, in realtà è il secondo continente più piccolo della Terra.