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Il Regno Unito ha finanziato segretamente i media per screditare il Cremlino

Un dettagliato articolo sul The Gray Zone [1]a firma del giornalista investigativo Max Blumental, rende noto che da alcuni documenti trapelati [2]grazie agli attivisti di Anonymous, il ministero degli Estri inglese (Foreign and Commonwealth Office), ha finanziato l’agenzia di stampa inglese Reuters e la BBC, autorevole tv del Regno Unito, affinché fosse istituita una vera e propria guerra informativa che attraverso programmi di formazione per giornalisti russi, avrebbe avuto il fine di influenzare positivamente la loro opinione del Regno Unito agevolando così gli obiettivi finanziari, geopolitici e ideologici inglesi a livello mondiale. Il tutto allo scopo di indebolire e screditate il governo russo. L’operazione, verso la quale sono stati effettuati finanziamenti quantificati in oltre 100 milioni di sterline dal 2017 a oggi, veniva finanziata segretamente giustificando l‘ingente spesa come supporto alle risorse umane per la sicurezza nazionale.

Il governo inglese non è nuovo a queste pratiche. Nel 2014 per stimolare il consenso in occidente all’intervento armato in Siria, organizzò numerose interviste a leader dell’opposizione siriana, trasmettendole sui canali della BBC, mirate naturalmente a favorire e influenzare l’opinione pubblica e tutti i principali media contro il governo di Assad. Altri documenti dimostrano [3] che già tra il 1960 e il 1970, ai tempi della guerra fredda, fu sviluppata in egual modo una forte propaganda antisovietica organizzata dalla Reuters, dalla BBC e da altri organi di stampa inglesi.