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Crisi di governo in aggiornamento: Giuseppe Conte si è dimesso

Oggi, dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, il premier Giuseppe Conte salirà al Quirinale e darà le proprie dimissioni. Dopo le 11.00 quindi, verrà chiusa l’era del suo secondo governo, nato nel settembre 2019.

Ma perché Conte si dimette e cosa succede adesso?  La decisione del premier è arrivata dopo essersi reso conto dell’impossibilità di varare, in tempi brevi, la scialuppa di salvataggio del proprio governo. Il caso Bonafede è lo snodo fondamentale che ha indirizzato la crisi, aperta con lo strappo di Italia Viva, verso le dimissioni del premier. In calendario per mercoledì, infatti, era prevista la discussione (con voto finale) sulla relazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. I renziani voteranno contro e a quel punto, in Senato, Conte avrebbe rischiato la sconfitta e la preclusione del reincarico. I numeri del resto parlano chiaro: il governo farebbe fatica ad arrivare a 150 voti (settimana scorsa, in Senato, Conte ottennne la fiducia con 156). Con la mossa delle dimissioni invece, salterebbe il voto alle camere sullo stato della giustizia e ci sarebbe tempo per andare alla ricerca di un rafforzamento della maggioranza.

In poche parole, solamente questo gesto avrebbe consentito il varo del cosiddetto Conte-Ter (terzo governo della sua legislatura). Il nuovo governo, nei piani di chi oggi lo sostiene, dovrebbe reggersi sul ritorno di Italia Viva e su un nuovo gruppo, che impedirebbe a Matteo Renzi di essere l’ago della bilancia.