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Il Garante contro Tik Tok: ecco cosa cambia dopo il blocco

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata l’età anagrafica. L’Autorità ha deciso di intervenire in via d’urgenza a seguito della terribile vicenda della bambina di 10 anni di Palermo. La piccola è stata trovata in bagno con la cintura di un accappatoio avvolta attorno alla gola e agganciata a un termosifone, mentre partecipava alla “black-out challenge” su Tik Tok. Il divieto durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni.

Il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori, facilità di iscriversi per i minori sotto i 13 anni, poca chiarezza nelle informazioni rese agli utenti, uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy. C’era stato un primo parziale adeguamento del social a gennaio: tutti gli account delle persone tra i 13 e i 15 anni sono diventati privati, ogni follower deve quindi essere approvato prima di poter accedere ai contenuti condivisi dall’account. Inoltre, sugli stessi account i commenti non sono più aperti a tutti: possono commentare solo i followers approvati e, nella sezione privacy, gli account di chi ha meno di 16 anni hanno disattivata la voce “suggerisci il tuo account agli altri”, che serve per pubblicizzare il profilo.