- L'INDIPENDENTE - https://www.lindipendente.online -

I lavoratori non sono robot: Parlamento UE chiede una legge sul diritto alla disconnessione

Il Parlamento europeo ha chiesto [1]una legge che garantisca ai lavoratori il diritto alla disconnessione digitale, senza incorrere in ripercussioni negative da parte dei datori di lavoro. Una larga maggioranza ha sostenuto la proposta: con 472 voti favorevoli, 126 contrari e 83 astensioni. Nel testo, i deputati chiedono che la normativa stabilisca i requisiti minimi per il telelavoro e che faccia chiarezza su condizioni, orari e periodi di riposo. Nella risoluzione, l’Europarlamento chiede che ai lavoratori venga consentito di astenersi dallo svolgere mansioni lavorative, come telefonate, email e altre comunicazioni digitali, al di fuori dell’orario lavorativo.

Dallo scoppio della pandemia da Covid-19, scrive l’Europarlamento, il lavoro da casa è aumentato del 30%. Nonostante il telelavoro sia stato determinante per tutelare dipendenti e attività durante la crisi, la combinazione di orari prolungati e l’utilizzo sempre maggiore degli strumenti digitali, hanno comportato la nascita del “sempre online” che “influisce negativamente sull’equilibrio tra vita professionale e privata dei lavoratori”.

Secondo una ricerca condotta da Eurofound [2], chi lavora da casa ha più del doppio delle probabilità di lavorare oltre le 48 ore settimanali massime previste, rispetto a chi lavora nella sede del datore. Quasi il 30% dei telelavoratori, inoltre, dichiara di dover lavorare nel proprio tempo libero tutti i giorni o più volte alla settimana; a fronte del 5% di chi lavora in ufficio.