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Covid, solo il Venezuela sotto embargo si adopera per salvare i popoli dell’Amazzonia

Il Venezuela ha inviato [1] 136mila litri di ossigeno nello Stato brasiliano di Amazonas, al fine di aiutare le autorità locali a far fronte a una nuova ondata di contagi da Covid-19. A dare notizia [2] dell’azione di «solidarietà latinoamericana» era stato il Ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, che aveva riferito su Twitter di aver ricevuto l’indicazione direttamente dal presidente Nicolas Maduro. Il Venezuela continuerà a inviare forniture di ossigeno finché il Brasile ne avrà bisogno. Recentemente, Maduro ha annunciato [3] l’inaugurazione del Centro Nacional del Ozono, un passo importante per lo sviluppo dell’ozonoterapia. Le negoziazioni per la fornitura di ossigeno sono state fatte tra il Venezuela e il governatore dell’Amazonas, Wilson Lima. Il governo federale di Bolsonaro ha infatti rifiutato di accettare aiuti dal Venezuela. Arreaza si augura che l’azione del Venezuela «serva da riflessione alle autorità brasiliane» e possa consentire la collaborazione reciproca tra «popoli fraterni».

Lo Stato di Amazonas sta affrontando una fase di emergenza sanitaria a causa del rapido propagarsi del contagio (probabilmente dovuto anche a una “variante amazzonica” del virus) e della scarsa disponibilità di ossigeno negli ospedali. Secondo il governatore Lima, la richiesta di ossigeno è aumentata del 130% dalla prima ondata di contagi ad aprile, che aveva già messo a dura prova il sistema sanitario. Per offrire aiuto, il Venezuela ha inviato un contingente di 107 medici.