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Meno di un’ora e obbligo di riservatezza agli eurodeputati per leggere contratto dei vaccini

I primi eurodeputati che martedì hanno avuto accesso al contratto confidenziale di fornitura dei vaccini, concluso tra la Commissione europea e l’azienda tedesca CureVac, avevano “50 minuti a disposizione per leggere decine di pagine”. Lo ha rivelato l’eurodeputato belga, Marc Botenga [1], esponente del gruppo parlamentare La Sinistra. Egli ha sottolineato che il tempo concesso  non ha permesso “di cogliere le clausole e le eccezioni”.

Quella di mostrare agli eurodeputati il contenuto del contratto non è stata un’iniziativa della Commissione europea. CureVac, a cui ancora non è stato approvato il vaccino, è stata l’unica ad aver mostrato il proprio contratto; seppur imponendo delle clausole di riservatezza a dir poco restrittive.

Botenga è stato tra i primi ad accedere al documento riservato. Egli ha affermato di aver dovuto “lasciare fuori smartphone e computer prima di entrare nella stanza” dove ha potuto leggere il contratto e “prendere appunti a mano“. Quanto al contenuto del documento, gli eurodeputati non potranno rivelare nulla. Per accedere al testo occorre, infatti, firmare “una dichiarazione di riservatezza“. Con questa procedura, afferma l’esponente della Sinistra europea, “la Commissione ha privatizzato la trasparenza, lasciando decidere alle case farmaceutiche” le modalità di accesso ai contratti.

Il parlamentare ha trasmesso, 2 giorni fa, una diretta Facebook [2] in cui ha cercato di spiegare l’esperienza, per quanto gli è stato possibile.