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Yemen: la messa al bando degli Houthi decisa da Trump può portare a una catastrofe umanitaria

L’amministrazione Trump ha deciso di inserire i ribelli Houthi dello Yemen nella lista dei gruppi terroristici. Lo ha reso noto [1] il segretario di Stato Mike Pompeo, sostenendo che la decisione sia «un deterrente contro l’attività maligna del regime iraniano» (che supporta i ribelli). Ma la decisione di designare come terrorista il movimento Ansar Allah, riferimento politico e militare dei ribelli Houthi, rischia di avere gravi ripercussioni umanitarie. Le organizzazioni umanitarie definiscono il provvedimento di Trump «un atto di vandalismo diplomatico», in quanto rischia di bloccare il lavoro dell’ONU e delle Ong operative nel Paese e comprometterebbe il negoziato di pace in corso in Yemen.

Secondo l’ONU, quella in Yemen è la più grave crisi umanitaria in atto. Circa 24 milioni di yemeniti, l’80% della popolazione, si appoggiano agli aiuti umanitari per sopravvivere. Il sistema sanitario yemenita è fortemente provato a causa della pandemia e dei tagli degli aiuti umanitari. A causa della decisione di Trump, sarà difficile fornire cibo e medicinali: attualmente, gli aiuti che riescono ad arrivare in Yemen dopo aver superato il blocco aereo e navale saudita vengono distribuiti sul territorio proprio coordinandosi con gli Houthi. Secondo gli esperti, designare gli Houthi come terroristi porterà il movimento a rafforzare la capacita di presa sulla popolazione civile e comprometterà il processo di pace mediato dall’ONU, oltre a rendere più difficile per l’amministrazione Biden ricucire i rapporti con l’Iran.