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Bosnia, una marea di plastica ha invaso il fiume Drina e minaccia la diga dei Balcani

Una marea di plastica ha invaso alcuni fiumi nei Balcani, causando un’emergenza ambientale e minacciando una centrale idroelettrica regionale. Martedì, molti rifiuti hanno intasato il fiume Drina, uno dei cinque maggiori fiumi della Bosnia, che regolarmente è inquinato dalle discariche illegali che sorgono lungo le sue sponde. Questi rifiuti vengono normalmente fermati dalle barriere antinquinamento, a monte delle centrali elettriche, e poi raccolti. Una di queste però si è rotta ed ha causato un massiccio accumulo di immondizia sul fiume, che ha minacciato la diga di Visegrad in Bosnia. A monte, gli affluenti del Drina in Montenegro, Serbia e Bosnia hanno trasportato ancora più detriti dopo che i corsi d’acqua gonfiati, si sono riversati nelle discariche. Fortunatamente le operazioni per ripulire i rifiuti intasati e per evitare potenziali danni al sistema elettrico sono iniziati da subito.

Nel sud-ovest della Serbia, il fiume Lim ha creato un problema simile al lago di accumulo Potpecko

Livelli pericolosi di inquinamento atmosferico sono un altro enorme problema nella maggior parte delle città della regione. Dopo una guerra devastante negli anni ’90, le nazioni balcaniche hanno ancora programmi di gestione dei rifiuti scadenti. Tonnellate di immondizia finiscono regolarmente nei fiumi, inclusi grandi elettrodomestici. Nonostante la volontà di aderire all’Unione Europea e sebbene il problema non sia nuovo, Serbia, Bosnia e Montenegro hanno fatto poco per affrontare il problema.