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Effetto Brexit: Spagna e Regno Unito ai ferri corti sullo status di Gibilterra

Nonostante l’accordo raggiunto tra Spagna e Regno Unito, il ministro principale di Gibilterra Fabian Picardo ha detto [1]che la Spagna non avrà alcun controllo sugli ingressi in Gibilterra, né sul porto né sull’aereoporto. Secondo il ministro, «solo Gibilterra decide chi entra a Gibilterra». L’affermazione di Picardo arriva in risposta alle dichiarazioni della ministra degli Esteri spagnola, Arancha González Laya. In un’intervista per El País, González aveva sostenuto che la Spagna avrà l’ultima parola su chi entrerà a Gibilterra, in quanto «la gestione del controllo degli ingressi nell’area Schengen appartiene alla Spagna».

Lo scorso 31 gennaio Spagna e Regno Unito avevano annunciato un accordo [2] sul futuro di Gibilterra, in vista dell’uscita del Regno Unito dall’UE. Secondo tale accordo, la colonia britannica in territorio spagnolo – pur uscendo effettivamente dall’Unione – sarà inclusa nell’area Schengen. L’area Schengen, che comprende 26 Stati europei, è un territorio dove è garantita la libera circolazione delle persone. L’inserimento di Gibilterra nello “spazio europeo senza frontiere” permetterà agli spagnoli (soprattutto agli oltre 10.000 lavoratori transfrontalieri) il libero ingresso. Gli abitanti di Gibilterra potranno recarsi in Spagna e circolare liberamente nei 26 paesi dell’area Schengen, mentre gli inglesi per entrare a Gibilterra dovranno superare i controlli doganali e dei passaporti. La Spagna sarà garante del rispetto dell’applicazione delle norme dell’Accordo di Schengen, che potrebbe essere la base per un futuro trattato su Gibilterra.