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L’Italia ha consegnato in sordina una nave militare all’Egitto

Il 23 dicembre, senza alcun comunicato ufficiale, l’Italia ha consegnato una nave militare all’Egitto. Si tratta della regata multiruolo Fremm Spartaco Schergat – ora ribattezzata “al-Galala” – consegnata da Fincantieri agli ufficiali della Marina Militare dell’Egitto, presso i cantieri del Muggiano a La Spezia. A darne notizia è la Rete Italiana Pace e Disarmo [1], che denuncia il silenzio del governo italiano. Nessun rappresentante del governo ha partecipato alla cerimonia di consegna e non risultano comunicati ufficiali da parte dei Ministeri coinvolti. L’operazione di vendita fa inoltre parte di una più ampia fornitura militare prevista per l’Egitto.

La fregata consegnata è una delle due originariamente destinate alla Marina Militare italiana, vendute poi all’Egitto senza alcuna comunicazione al Parlamento (che negli anni scorsi aveva approvato lo stanziamento dei fondi per produzione e fornitura alla Marina italiana). La vendita di forniture militari all’Egitto concretizzata senza alcun dibattito in Parlamento è una violazione della legge 185 del 1990. La legge prevede che l’esportazione di armamenti sia vietata “verso i Paesi in stato di conflitto armato […], fatto salvo […] le diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere”. Risulta inoltre inaccettabile come non si sia tenuta in considerazione la mancata collaborazione delle autorità egiziane nel fare chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni, soprattutto alla luce della recente ricostruzione dei pm di Roma sui nove giorni di torture subite dalla National Security egiziana.