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Valsusa, manifestazione No Tav: botte e lacrimogeni dalla polizia

Momenti di tensione tra polizia e No Tav ieri sera in Valsusa, dove sono stati avviati i lavori per ampliare la recinzione del cantiere della linea ferroviaria Torino-Lione. Alla fine dell’assemblea che si è svolta al presidio, per decidere i nuovi appuntamenti dei lavori, circa 150 attivisti hanno raggiunto in auto il “Bivio Passeggieri” a Venaus. Qui, la polizia ha caricato senza motivo i No Tav appena la fiaccolata si è avvicinata al bivio per Giaglione, lanciando loro anche una serie di lacrimogeni. Lo testimoniano oltre agli attivisti, i video [1], che riprendono la carica a freddo degli agenti.

Una trentina di attivisti, ha provato ad arrivare a Giaglione. Tuttavia la Digos, che dalla matina sta monitorando e presidiando la zona, li ha intercettati e bloccati. I No Tav sono stati sanzionati per aver violato la normativa anti-Covid e poi allontanati.

Nella notte al cantiere Tav in Val di Susa erano ripresi i lavori, ed è arrivata la chiamata dal movimento a raggiungere la zona per opporsi. I mezzi di lavoro sono stati scortati dalle forze dell’ordine. In quell’area, tra Chiomonte e Giaglione, a inizio novembre, Telt aveva acquisito quasi due ettari di terreni necessari al cantiere per il tunnel di base ed il nuovo svincolo con l’autostrada A32.